Salivamo da Sella di Corno lungo la Valle di Cappelletto,
alla volta del mirabile affaccio sul Lago di Rascino, dalla forma insolita e
stellare.martedì 31 dicembre 2019
Frammenti del passato tra i Laghi di Cornino e di Rascino
Salivamo da Sella di Corno lungo la Valle di Cappelletto,
alla volta del mirabile affaccio sul Lago di Rascino, dalla forma insolita e
stellare.
Etichette:
lago di cornino,
lago di rascino,
sella di corno,
valle di cappelletto
sabato 14 dicembre 2019
Studio delle forme di erosione interne nella Grotta dei Pipistrelli di Acquasanta Terme
lunedì 2 dicembre 2019
La Grotta di Val Cordora
Etichette:
grotta di val cordora,
rocca di mezzo,
valle cordora
venerdì 22 novembre 2019
I tre Quadrati Magici d'Abruzzo
Campotosto lo
custodisce nella cripta della chiesa seicentesca di Santa Maria Apparente: un
piccolo ambiente ipogeo sormontato da una volta a vela dove tracce di affreschi
deteriorati sono ancora in grado di emanare la dolcezza dei visi di giovani
Madonne e piccoli accenni di stelle. Sull’intonaco di quegli affreschi è inciso
grossolanamente il Quadrato magico del Sator, senza rigore geometrico ma di
inconfondibile matrice universale, come un sigillo posto sul fuoco tellurico.
Nei pressi di Capestrano
il Quadrato magico è situato sulla facciata esterna della chiesa di San Pietro
ad Oratorium, affiancando l’effige di Re Desiderio, dominatore longobardo che
nell’VIII secolo promosse la costruzione dell'antica abbazia in seguito a un
sogno. La particolarità che rende unico questo Sator è la sua collocazione
capovolta, che, scongiurando un errore grossolano, può anche suggerire
l’ipotesi della negazione stessa del suo simbolo.
Il terzo quadrato magico d’Abruzzo è situato sulla facciata frontale
della chiesa di Santa Lucia di Maglianode’ Marsi, difficilmente visibile ad occhio nudo, sotto la pancia di una
figura mostruosa scolpita all’interno di una formella duecentesca, qui inciso nella
versione più antica che inizia con la parola ROTAS: “ROTAS OPERA TENET AREPO
SATOR”.
Sono moltissime le ipotesi formulate a svelare l’enigma di
questo antico rebus presente non solo in Abruzzo ma anche in Italia e in Europa,
combinando letture metaforiche, numerologiche, filosofiche e teologiche. Tra
queste l’interpretazione cristiana si focalizza sull’anagramma di un possibile Pater Noster, risultato in una croce
dissimulata le cui lettere rimanenti A e O vanno a simboleggiare l’Alfa e
l’Omega, il principio e la fine, in riferimento all’Apocalisse di Giovanni.
I tre quadrati magici d’Abruzzo si differenziano tra loro
per la collocazione: uno è nascosto, uno è esposto, uno è visibile al mondo
eppure celato.
Articolo pubblicato sul portale abruzzoturismo.it - link -
come rappresentante “Abruzzo Smart Ambassador”.
Etichette:
campotosto,
capestrano,
magliano de' marsi,
quadrato magico del sator,
sator
sabato 2 novembre 2019
Il Complesso Minerario di Roccamorice
Il complesso minerario di Roccamorice giaceva nel silenzio,
da oltre sessant’anni si erano assopite le voci degli ultimi minatori, assorbite
nell’oblio dei lunghi cunicoli bui, dove binari e vagoni presentavano la
propria memoria con sfaldamenti di ruggine, e l’acqua lasciava tessere
incredibili creazioni di muffe. Davanti ai nostri occhi si presentava un
ambiente scavato artificialmente alla ricerca delle lenti di coltivazione,
da
cui in passato si ricavavano asfalto e bitume, i consolidamenti erano ormai andati
perduti fagocitati dalla loro natura organica,
frammentandosi in detriti e
limature che miste all’umidità si addensavano in fanghiglie. Quell’ambiente si
riallineava al corso della
natura a seguito della presenza umana, ricercava
pacatamente il suo equilibrio e per questo era di estrema delicatezza, poiché sconosciuto
nelle sue dinamiche. Negli ultimi anni il GRAIM – Gruppo Ricerca Archeologia
Industriale della Majella – aveva compiuto un enorme
lavoro di studio e rilievo
di quegli ambienti, articolati tra loro come un dedalo labirintico, centinaia
di gallerie sotterranee disposte su più
livelli presentavano chilometri di
binari, carrelli, bunker sotterranei, montacarichi, tramogge e stazioni di
carico. La preziosa ricerca del
GRAIM cercava di mettere ordine al passato, e
continuava a svilupparsi indagando mano a mano ambienti dimenticati nelle
viscere delle
miniere. La nostra uscita di oggi si riservava soltanto il breve
tragitto del Complesso minerario di San Giorgio, in occasione di Strisciando
2.0 - Raduno Internazionale di Speleologia tenutosi nel Comune di Lettomanoppello
dal 31 ottobre al 3 novembre 2019.
La
visita degli ambienti minerari senza permesso è vietata per ragioni di sicurezza:
c’è la possibilità perdersi in ambienti instabili e
con carenza di ossigeno difficilmente
rilevabile senza un’attrezzatura conforme per il monitoraggio di aria e gas.
Foto di repertorio dell’intero bacino minerario della Majella realizzate da uPIX - uNDER PIXel - Fotografia Ipogea.
Etichette:
lettomanoppello,
miniere di bitume,
roccamorice
venerdì 1 novembre 2019
I Cunicoli di Claudio, l'Emissario del Fucino e la Galleria Claudio-Torlonia
dell’Apocalisse,
mentre sotto di lei il corpo di fabbrica dell’Incile dava accesso ai grandi
collettori di scolo dell’Emissario del Fucino. Quella
La visita all’Emissario del Fucino è stata un’escursione in
programma
all’evento “Strisciando 2.0 2019” Raduno Internazionale di
Speleologia avvenuto dal 31 ottobre al 3 novembre 2019 nel Comune di
Lettomanoppello.
Etichette:
emissario del fucino,
galleria claudio-torlonia
Iscriviti a:
Commenti (Atom)
