venerdì 22 novembre 2019

I tre Quadrati Magici d'Abruzzo

“SATOR, AREPO, TENET, OPERA, ROTAS” cinque parole a definire la frase palindroma del famoso quadrato magico del Sator, di cui l’Abruzzo ne detiene tre esemplari: uno a Campotosto, uno Capestrano e uno a Magliano de’ Marsi. L’antica iscrizione latina, inalterata se letta da sinistra verso destra e viceversa o dall'alto verso il basso e viceversa, da tempi immemorabili è stata oggetto di interpretazioni, ma mai nessuna ipotesi è riuscita a portar luce sul suo significato oscuro.
Campotosto lo custodisce nella cripta della chiesa seicentesca di Santa Maria Apparente: un piccolo ambiente ipogeo sormontato da una volta a vela dove tracce di affreschi deteriorati sono ancora in grado di emanare la dolcezza dei visi di giovani Madonne e piccoli accenni di stelle. Sull’intonaco di quegli affreschi è inciso grossolanamente il Quadrato magico del Sator, senza rigore geometrico ma di inconfondibile matrice universale, come un sigillo posto sul fuoco tellurico.
Nei pressi di Capestrano il Quadrato magico è situato sulla facciata esterna della chiesa di San Pietro ad Oratorium, affiancando l’effige di Re Desiderio, dominatore longobardo che nell’VIII secolo promosse la costruzione dell'antica abbazia in seguito a un sogno. La particolarità che rende unico questo Sator è la sua collocazione capovolta, che, scongiurando un errore grossolano, può anche suggerire l’ipotesi della negazione stessa del suo simbolo.
Il terzo quadrato magico d’Abruzzo è situato sulla facciata frontale della chiesa di Santa Lucia di Maglianode’ Marsi, difficilmente visibile ad occhio nudo, sotto la pancia di una figura mostruosa scolpita all’interno di una formella duecentesca, qui inciso nella versione più antica che inizia con la parola ROTAS: “ROTAS OPERA TENET AREPO SATOR”.
Sono moltissime le ipotesi formulate a svelare l’enigma di questo antico rebus presente non solo in Abruzzo ma anche in Italia e in Europa, combinando letture metaforiche, numerologiche, filosofiche e teologiche. Tra queste l’interpretazione cristiana si focalizza sull’anagramma di un possibile Pater Noster, risultato in una croce dissimulata le cui lettere rimanenti A e O vanno a simboleggiare l’Alfa e l’Omega, il principio e la fine, in riferimento all’Apocalisse di Giovanni.
I tre quadrati magici d’Abruzzo si differenziano tra loro per la collocazione: uno è nascosto, uno è esposto, uno è visibile al mondo eppure celato.
Articolo pubblicato sul portale abruzzoturismo.it - link - come rappresentante “Abruzzo Smart Ambassador”.

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