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La Chiesa di Santa Maria della Misericordia ad Palatium
sorgeva sui resti di un antico tempio pagano dedicato ad Ercole, ormai
inagibile
e pericolante si lasciava ammirare soltanto attraverso le feritoie
delle inferriate. Tra grovigli di rovi si innalzavano i palazzi che un tempo
avevano vissuto d’importanza, la porta medievale con il suo stemma si faceva
voce accogliente di un autorevole insediamento. La memoria
del passato rimaneva
tra le vie riecheggiando gli ultimi tempi vissuti nemmeno troppo lontani,
eppure inesorabilmente dimenticati
dove nessuno più si incontrava.
L’antica Necropoli di Navelli giaceva anonima nel sottovia
della Statale 17. Venne individuata nel 2006 a seguito dei lavori di
ampliamento
della strada divenendo subito oggetto di indagine archeologica. L’area
sepolcrale, costituita da quattro tombe a camera, aveva ridato
alla luce
manufatti di straordinaria bellezza e preziosità, primo tra tutti un
meraviglioso letto in osso funerario, risalente al II-I secolo a.C.
(informazioni). La bellezza della Piana di Navelli si arricchiva delle antiche
testimonianze del passato, nostro dovere è quello di
preservarle, condividerle
e valorizzarle. Coordinate del sito: 42°14'10.3"N 13°43'14.5"E
Il castello di Rocca Santo Stefano era un rudere di
proprietà incerta risalente al XI secolo. Le poche mura rimaste sovrastavano
uno
slancio di rocce, memori di antichi avvistamenti. Una vegetazione
rigogliosa copriva ogni visuale e il silenzio dell’abbandono veniva
colmato dal
canto degli uccelli. L’antica importanza del passato si lasciava intuire attraverso un eco lontanissimo, la natura si riprendeva
ogni cosa ma con inesorabile bellezza.