Nella penombra
della veggenza ogni cosa viveva in bilico tra le forze dell’attrazione e della
repulsione. L’horror vacui eraovunque, tra elefanti, meduse e pavoni, dove la polvere antichizzava vecchi
cristalli ed alabastri e la musica si trattenevaancora nel colore dei
drappeggi. Il "parente" abruzzese manteneva la sua eterna ironia rendendo omaggio
all’Italia e alla sua bellezza;l’ingegno approdava in un bosco, mirando all’infinito,
navigando nei sentimenti umani primordiali. Riposava nel punto più alto,forse
voleva anche da morto fare da congiunzione tra la terra e il cielo, tra la
materia e l’ingegno creativo.
lunedì 13 aprile 2015
domenica 12 aprile 2015
Anello in mountaibike da Riva del Garda, il Lago di Ledro e la Bocca di Trat
Il porto di Riva
del Garda si popolava di turisti e di biciclette, in molti si apprestavano a
trascorrere la domenica percorrendo lepiste ciclabili della zona. La strada
del Ponale mostrava scenografici passaggi a picco sul lago, alternando la bellezzadell’esposizione a tratti discontinui e protetti di gallerie ricavate nella
roccia. Raggiungevamo il Lago di Ledro, percorrendopiacevoli percorsi lungo la
parte occidentale delle sue sponde, da lì iniziava la salita per la Bocca di
Trat, con un lungo susseguirsi ditornanti asfaltati che facilitavano l’accesso
alla malga culminante. La parte alta della montagna tratteneva ancora la neve
neiversanti a Nord, l’ultimo chilometro prima del valico si confondeva nel
bianco degli accumuli, ma dove giungeva il sole siaprivano già le prime
fioriture. La discesa si insinuava nel folto del bosco, attraversando luoghi
solitari persi nella bellezza piùautentica di quelle montagne.
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sabato 11 aprile 2015
Anello del Lago di Molveno
Il Lago di Molveno aveva una conformazione preziosa, si
raccoglieva sotto la maestosità delle Dolomiti di Brenta,lasciandone
specchiare la bellezza da diverse angolazioni del lago. Un comodo sentiero era
stato attrezzato a pista ciclabile e nepercorreva tutto il perimetro
agevolandosi con passerelle nei punti più impervi. Attraverso di esso
scoprivamo l’antico ponteromano ed i fortini napoleonici, testimonianze storiche
costruite dagli austriaci nei primi anni dell’Ottocento. Dove la terradegradava, e lasciava scoprire le sue rive, ammiravamo attraverso il riflesso
delle acque la quiete della sera.
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