Non voglio dimenticare la Rocca di Piediluco e le sue mura
altissime che ne rendevano inaccessibile l’interno. Si raggiungeva attraversoun ripido sentiero che saliva dall’abitato sottostante, portando lo sguardo ad
innalzarsi su panorami lontani. L’interno, visibiletra le grate, dava
abitazione a rovi e a piccoli uccelli, liberi di volare in uno spazio a diretto
contatto col cielo, senza finestre,limiti e coperture. Seguivamo in bici il perimetro
irregolare del Lago di Piediluco compiendo un anello tra asfalti e sterrate.
lunedì 25 aprile 2022
La Rocca e il Lago di Piediluco
Etichette:
lago di piediluco,
rocca di piediluco
domenica 10 aprile 2022
Il falso fiore della vita presso l’antica cattedrale di San Massimo di Forcona
La bellezza dei fiori della vita era nel mistero della
geometria sacra, nell’idea di armonia del creato, nella proporzione che
accompagnavail congiungimento tra microcosmo e macrocosmo. Li cercavo ovunque
e spesso mi trovavano. Quel semplice poligono esagonale,base strutturale del fiore, era in grado di moltiplicarsi all’infinito
fino a generare stelle e galassie, ma anche di scomporre la materiafino alle
sue parti più infinitesimali, seguendo sempre la legge delle proporzioni. Tornavo
a cercarli nei luoghi del passato, e anchese li trovavo non perfetti per me
erano comunque segno di un’assoluta emozione. Nell’ora del tramonto li cercavo
presso l’antica cattedraledi San Massimo di Forcona a Civita di Bagno, un
luogo di straordinaria bellezza nonostante l’incuria e il declino, vi ero stata in passato, inun tardo pomeriggio d’estate, trovandola avvinghiata dai rovi, mentre
adesso era più percorribile con la vegetazione a riposo. Indagavoquelle
antiche pietre che mano a mano si inondavano della luce rosea del tramonto, non
trovando nulla purtroppo. Mi accontentavoperò con gioia del decoro floreale di
un vecchio materiale di risulta inserito all’esterno, che tra spirali, croci ed
altri motivi incisi supietra, lasciava comunque schiudere un fiore a sei
petali.
Etichette:
cattedrale san massimo di forcona,
Civita di Bagno
Monte Cerro e il Castello di Sant'Eusanio Forconese
Non voglio dimenticare la bellezza del cielo di aprile, la
freschezza dell’aria e le sue nuvole rapprese. Ricordo come Monte Cerro sorgeva
solitario tra i luoghi della beatitudine, un piccolo trampolino visivo sulla
Valle dell’Aterno, percorso sulla sua schiena da un sentiero chene seguiva
tutto il crinale fino ad arrivare al Castello di Sant’Eusanio Forconese. La bellezza
della pietra lavorata dei muri, il velo del tempo, il peso imponente del
passato, conferivano ancor più suggestione a quel luogo bellissimo e solitario.
Un piccolo cartello dava leinformazioni che riporto di seguito. Il castello sorge sulla sommità del monte
Cerro in una posizione di controllo della vallata sottostante e in stretto
collegamento visivo con i castelli di Ocre, San Pio delle Camere e Barisciano.
La prima costruzione del castello è del XII-XIIIsecolo sul luogo di un
probabile insediamento vestino. Il primo impianto era costituito da una cinta
muraria intervallata dalle torri quadrate ed era protetto a Ovest da un
fossato. L'accesso originario avveniva da una porta con arco ogivale che era
facilmente difendibilegrazie a un tiro incrociato; oggi questa porta si
presenta tamponata. Il castello fu abbandonato in seguito al terremoto del 1461
che lo rase quasi al suolo, quando agli abitanti superstiti fu permesso di
edificare un castello con lo stesso nome in luogo più adatto: l'attualeborgo
di Sant'Eusanio Forconese. A distanza di alcuni anni dal sisma, però, il
castello venne nuovamente ristrutturato con l'aggiunta di torri semicircolari
con un diametro interno tra i 3 e i 5 metri. È possibile ipotizzare che da
allora il castello non sia stato piùabitato con continuità, ma abbia ospitato
la popolazione solo in caso di attacco da parte di nemici. La presenza,
all'interno, di cisterne per la raccolta delle acque e di strutture funzionali
allo stoccaggio del cibo, avvalorano quest'ipotesi. Le ultime modifiche
significativedella struttura risalgono al XVII secolo, quando venne costruita
la chiesa dedicata alla Madonna del Castello che venne addossata alle mura e a
una delle torri quadrate, lasciando intendere che il castello aveva ormai perso
la sua funzione difensiva.
Puoi vedere
l'animazione in 3D con la ricostruzione del castello medievale utilizzando il
QR code o collegandoti al sito: https://valledellaterno.it/torri-e-castelli/castello-di-santeusanio-forconese/ (testo in corsivo tratto da un cartello informativo del luogo)
Iscriviti a:
Post (Atom)