sabato 23 ottobre 2021

Cresta di Monte Pettino da Cansatessa a San Sisto

Tornavo sulla montagna di Pettino dopo un anno e tre mesi dall’ultimo incendio che l’aveva devastata, ancora erano visibili i segni del fuocosulla base dei tronchi anneriti, parti del bosco erano andate distrutte mentre altre avevano ripreso la vita, segnando il suolo con nuovi fondierbosi ed il frutto di alcune pigne che testimoniavano la ripresa del ciclo vitale degli alberi. Il bosco ci proteggeva da una leggera pioggia findove arrivava, oltre vi era la vista della montagna sulla sua città. Per aspera ad astra – attraverso le asperità fino alle stelle – era unmonito inciso sulla croce di Croce Cozza, lo tenevamo a mente lungo tutto il crinale intessuto di vecchi e nuovi sentieri, curati da chi avevaa cuore la montagna fuori porta. La tristezza giungeva dove era cessata la vita, file di alberi spenti e anneriti, morti, in equilibrio sospeso,non lasciavano scorgere nulla più in là del loro scheletrico grigiore. Oltre Monte Pettino, la Crocetta e la Madonna Fore percorrevamo unnuovo sentiero sul Colle Nocelle, aperto tra i cespugli di ginestra a riposo e lo sguardo sui colori autunnali di piante superstiti. Tornavala vita.




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