Della cappella di San Rocco ne rimanevano soltanto poche mura
ed il nome attribuito alla località, la vegetazione incolta ne confondeva il
perimetro, e persino all’interno vi erano cresciuti degli alberi. Quel luogo di
culto dimenticato rimaneva confinato non lasciando

testimonianze su di sé se
non con il nome. Poco distante sorgeva la Torre longobarda di Sutri, anche
detta
Sutrium, una particolarissima

costruzione a base triangolare che fungeva da avamposto fortificato, usato per
gli avvistamenti e il controllo sulla Valle del Tirino,

mantenendo il collegamento
visivo col sottostante abitato di Bussi. L’antica torre, ormai degradata ed in
parziale crollo, sorgeva su di un

precedente sito romano, i conci ed il
pietrame con cui era costituita si mantenevano in bilico sullo scorrere del
tempo. Intorno la vegetazione

uniformava sassi e vecchie mura, la natura si
riprendeva i suoi spazi lasciandoci scoprire soltanto quanto era restato.
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