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Le miniere di Serralunga sopra Casamaina di Lucoli
Dal piccolo
abitato di Casamaina salivamo la Valle di Serralunga, un solco eroso rivestito
di arbusti, alla ricerca delle vecchie miniere di
bauxite. La bellezza era nei
panorami poco conosciuti da quelle angolazioni ma tuttavia ritrovati, nella
quiete di un agosto assolato e
silenzioso, nell’erba dorata rivelatrice ancora
di piccoli fiori di montagna. Non sapevamo bene cosa cercare guidati soltanto
dalla
curiosità del nostro passato, ma mano a mano che salivamo affioravano vecchi
muri a secco e resti di basamenti senza più funzione. Laddove la
terra si scopriva
lasciava emergere il colore rosso della bauxite, minerale da cui si ricavava l’alluminio,
che nella zona di Campo Felice
e Casamaina aveva uno dei giacimenti più
importanti dell’intera penisola italiana. Le ultime estrazioni minerarie risalivano
agli anni
Sessanta, da allora tutto giaceva in disuso, gli ingressi erano stati
ostruiti, rimanevano soltanto macere e vecchie strade di minatori. Alla
volta
della montagna raggiungevamo il filo di cresta della catena del Serralunga, che
apriva lo sguardo su magnifici panorami,
verso l’alto su cime più importanti e verso il basso sopra valli isolate custodi di pascoli preziosi.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgyVYzvumBMWXcCAwHworN7TfjOkTaLRoZ-hrjCG5D1lmSW_5PgXgQjQXZlAtwEzlnTBVC5I1fzdB780wTxhvuc6w4SuN4b-t8vPgMYnSKVhSJqX-rNlDpEvaUfroZT23oUCl_ouOWTnYo/s400/Senza+titolo-1.jpg)
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