domenica 4 agosto 2019

Monte Amaro dalla Rava del Ferro

La Rava del Ferro saliva ripidamente dal versante occidentale, attraverso la bellezza di balze di roccia verticali e grandiose. Il fascinodell’ambiente accresceva di suggestione al cospetto di un luogo solitario, dove soltanto lo sguardo regale dei camosci era avvertitocome presenza. I sassi scoprivano l’incanto dei fossili, che attraverso il tintinnio della pietra evocavano la memoria dell’antico mare Tetide; levalli sommitali erano distese di bianchi fondali ormai sommersi di cielo, dove onde di nuvole a volte parevano infrangersi. Sulla cima diMonte Amaro prendeva nota il Bivacco Pelino con il suo rosso scarlatto, incontravamo adesso molte persone salire da altre vie, chetutte sulla croce di vetta avevano stabilito destinazione. Una lunga serie di omini di pietra appariva e spariva verso il Ravone della Vespa,scendendo percorsi ancor più ripidi dell’andata, dove vecchi sentieri ormai in disuso venivano percorsi raramente.

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