domenica 29 settembre 2019

Monte Mattone della Montagna di Godi e lo Stazzo della Montagnola

Il sentiero saliva alla volta della Montagna di Godi, lungo mulattiere battute protette dal fitto dei faggi. L’autunno iniziava ad orlare diruggine le prime foglie, tra cui una luce sottile filtrava quietamente. Fuori dal bosco, un’ampia radura accoglieva il Rifugio dellaMontagnola, curato e prezioso, immerso nel silenzio dei pianori sommitali, dove l’erba dorata dava manifestazione al vento, che lisciavai pendii e correva lontano. Sul filo di cresta scoprivamo la cima di Monte Mattone, da lì i panorami si animavano della suggestione dimagnifici punti di vista: Monte Sterpi d’Alto, Monte Amaro di Opi, il Monte Marsicano, la Serra di Rocca Chiarano, stagliavano tutti i loroprofili al cielo coronato di nubi, mentre in basso il Lago di Barrea continuava a mantenere la sensazione di quiete nelle sue acque distese.Uno straordinario sistema carsico modulava i rilievi sommitali come un suolo lunare: gli orli delle doline divenivano tante montagnole sucui la luce giocava ad estendere le profondità con stacchi di ombre.
È possibile pernottare presso il Rifugio dello Stazzo Montagnola, perinfo e contatti: www.rifugiodiffurso.it 

2 commenti:

  1. Una zona che conosco poco ma non troppo dissimile da dove vivo.
    Foto che hanno ancora il sapore di quella luce estiva che colora tutto.

    Moz-

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  2. È un luogo molto bello, autentico, e questo a mio giudizio è un grande valore oggi. Mentre salivamo abbiamo incontrato delle persone che avevano pernottato al rifugio la notte precedente e a proposito di luce hanno detto che al momento del sorgere del sole erano ‘dentro l’alba’, davvero una bellissima affermazione. Sara

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