sabato 8 settembre 2012

La strada tra Alghero e Bosa

La strada correva tra Alghero e Bosa, mostrando forse uno dei lati più belli della Sardegna, così legata al Maestrale, così selvaggia ericca di vegetazione. Quel vento di Nord-Ovest ne aveva scolpito il suo lato occidentale, ne aveva macinato i rilievi, e ce li regalavacome la visione di una montagna vecchia, di un gigante plurimillenario rivestito dello scorrere del tempo. Il vento diMaestrale segnava ovunque la sua presenza: si percepiva nella costa levigata dalla sua forza impetuosa mischiata col mare,dagli arbusti fittissimi che salivano dritti verso la montagna, e dalle querce da sughero che, nonostante cresciute all’interno,assumevano comunque la forma piegata dal vento. Tutta quella natura selvaggia tratteneva i caratteri autentici di quello cercavo,finalmente era questo quello che desideravo vedere della Sardegna, lontana dai costosi poli di attrazione turistica e piùvicina ad un’identità fatta di granito e di gigli di mare, tra il profumo dell’elicriso e l’orizzonte perso nella parte più misteriosa del Mediterraneo.

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