domenica 1 gennaio 2017

Monte Bolza dalla Costa del Cavone

La Costa del Cavone prendeva il nome da un enorme buco nel terreno scavato nei pressi della fonte sopra l’abitato di Castel del Monte: fino al1901 ogni inverno veniva riempito di neve, che, pressata e coperta di paglia affinché non si sciogliesse durante l’estate, portava l’acqua nelpaese attraverso una rudimentale conduttura. In disuso da oltre un secolo, grazie alla successiva funzione dell’acquedotto della Vetica,quella zona si era spogliata delle influenze antropiche e riappropriata della sua essenziale bellezza. Ora il Cavone ci appariva come unadolina solitaria dalle forme armoniose e simmetriche. Il sentiero che le passava accanto conduceva ad una delle porte di Campo Imperatore,con un affaccio straordinario che più si saliva in cresta e più diveniva panoramico. Sotto di noi una fascia di doline movimentava quel grandepiano carsico a Nord prima di distendersi nel magnifico altopiano. Verso Sud la visione acquerellata dei rilievi scandiva piani diprospettiva aerea, le montagne divenivano leggere, come un respiro profondo senza pesi sul cuore.

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