domenica 25 settembre 2016

Monte Brancastello dai Ruderi di Sant'Egidio per il Vado del Piaverano

Campo Imperatore si modulava di infiniti avvallamenti dove il pascolo lento di mucche e cavalli ne accresceva la quiete di radure sconfinate. Tutto si conteneva tra la mole maestosa del Gran Sasso e isuoi contrafforti meridionali, che così innalzati bruscamente aumentavano il senso di protezione di un luogo speciale. Dalle prossimità dei Ruderi di Sant’Egidio salivamo in direzione del Vadodel Piaverano, costeggiando lo sfogo di un fantasioso fiume di rena che dall’alto degli sfasciumi scendeva a valle. Mentre salivamo il candore della roccia si confondeva a tratti con quello delle nubi, maladdove il panorama si apriva lo sguardo correva libero fino al mare. La via delle stelle correva sul filo di cresta del Monte Brancastello, lungo sentieri facili e battuti che ammiravano uno dei volti più belli diCorno Grande. Sulla piana, alle pendici di Monte San Gregorio, i Ruderi di Sant’Egidio erano stati da poco oggetto di un’indagine archeologica svelando una chiesa vescovile a navata unica contransenna presbiteriale e numerose monete di rame e d’argento. Quell’antico insediamento segnava un importante crocevia dei nostri antenati che compivano la pastorizia transumante, i panoramisvelavano ancora il fascino antico dell’essenziale, dove i secoli passavano gli uni sugli altri mentre le montagne rimanevano eterne. 

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