Tra la Sala
delle Penitenze e la grande colata ci addentravamo nella bellezza delle
concrezioni. Pozzo Leonardo ci accoglieva connuovi dettagli, nonostante la sua
breve progressione, cambiavano visioni e ricordi e tutto appariva diverso.
Quello che nonvedevamo con gli occhi veniva completato dalle nostre emozioni,
la grotta amplificava tutto, e il nostro stato d’animo colmavapozzi e meandri.
La sala di Alberto era intrisa dall’acqua delle percolazioni, a terra il lago
di fango traboccava gli orli di unapiccola diga d’argilla, ci fermavamo lì,
senza proseguire oltre.
domenica 1 maggio 2016
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