lunedì 22 luglio 2013

La Gola del Furlo

La gola del forulum degli antichi romani impreziosiva il tragitto dell’antica Flaminia. Il fiume Candigliano, ormai un placido lago artificiale, giaceva tra le moli maestose dei monti Pietralata e Paganuccio, come a voler essere una tregua pacata tra quellelame affilate. La sera segnava mano a mano il contrasto delle ombre, distinguendo su quelle pareti definiti campi di luminosità, chissà quanti viandanti nel corso dei secoli ne avevano ammirato la bellezza, oppure sentito l’inquietudine al cospetto di quellosquarcio di montagna. Prima dei romani anche gli etruschi vi scavarono una galleria, ma più piccola e corta, in grado di permettere soltanto il passaggio di un carro, mentre quella operata sotto l’imperatore Vespasiano, fra il 76 e il 77 d.C.,forava per ben 38 metri la montagna. La zona risultava frequentata anche nella preistoria: alcuni rinvenimenti risalenti tra il 1500 e il 1300 a. C. indicavano che già nel periodo del Bronzo Medio l’essere umano si era stabilito nelle cavità naturalidella gola, così come ci testimoniano i rinvenimenti presso la Grotta del Grano, attualmente conservati presso il Museo Fiorentino di Preistoria. Il Furlo è stato protagonista di tante vicende storiche. Nei tempi più remoti il suo nome era SaxaIntercisa ovvero Pietra Spaccata o anche Sasso Rotto, in seguito prese la denominazione di Pietra Forata. Il nome Furlo proviene da Forulum (Piccolo Foro), volgarizzato poi in Forlo quindi Furlo. La conquista del Furlo da parte dei Romani avvenne senzadifficoltà nel 295 a.C., dopo aver sbaragliato la confederazione italica a Sentino (Sassoferrato). La zona poi fu sede di battaglie tra Goti e Bizantini, che a turno la conquistarono e dominarono. Nel 1234, con la conquista di Urbino da parte di Buonconte daMontefeltro, il Furlo entrò a far parte del territorio dei Montefeltro e nel 1631, insieme al Ducato di Urbino, fu incorporato nello Stato Pontificio. Il 17 settembre 1860 il Furlo passò ai Savoia e il 17 marzo 1861 entrò a far parte del Regnod’Italia. Durante la Prima Guerra Mondiale il Passo del Furlo fu utilizzato per il collegamento tra Roma e il fronte. Dal 1922 vi transitò Mussolini le cui soste lo portarono a contatto con l’albergatore Candiracci. Nel 1936 la Milizia Forestale  volleimmortalare l’immagine del Duce realizzando il famoso profilo sulla montagna. Negli anni ottanta sono state costruite due nuove gallerie di 3391 m che da allora assorbono il traffico della Flaminia, restituendo la Gola alla gioia dei suoi estimatori.(Informazioni tratte da un opuscolo informativo della Riserva Naturale Statale Gola del Furlo).

4 commenti:

  1. Hai lasciato l'Abruzzo per un'altra splendida regione con dei luoghi affascinanti e ricchi di storia.
    Bellissimo post!

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    1. Già!! Siamo andati per lavoro in Veneto e lungo la via del ritorno siamo riusciti finalmente a visitare la Gola del Furlo, era un pò di tempo che volevamo andarci ma la distanza faceva da deterrente, fortuna che adesso ne è capitata l'occasione! L'antica Flaminia è davvero molto bella, soprattutto se percorsa in moto, lì alle gole abbiamo anche mangiato e pernottato, ottimo cibo (tartufo) e tanta tranquillità! :-)

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  2. Ciao Sara! Inoltre il fascino che provocano in me questi articoli tuoi, ti dico che ti ho dato un Blog Award, e che se vuoi, puoi prenderlo in ​​questo link:

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