domenica 3 marzo 2013

Monte Cava da Valle Ruella

La primavera anticipava la sua presenza donando all’aria il calore delle sue giornate. Così in contrasto con gli ambienti innevati si percepiva dal canto degli uccelli e dalle gemme ingrossate deifaggi: tutto pareva innescarsi sotto la bellezza dei suoi miracoli, e il solo fatto di essere al sole dava l’illusione di uno dei suoi abbracci più caldi. La Valle Ruella rimaneva come sempresuggestiva e panoramica, nel mese di dicembre 2012 scrissi un articolo per La Lucciola, il giornale settimanale di Marruci, dove trattavo a grosse linee l’importanza storica della valle, testo cheriporto di seguito in corsivo. Il percorso di Annibale sopra Tornimparte. Nella Valle di Ruella, sopra Tornimparte, sono presenti i resti di un’antica strada romana che un tempo segnaval’importante collegamento tra la zona del Cicolano e quella dell’Amiternino. La storia racconta che quando Annibale giunse in Italia con l’obiettivo di conquistare Roma rimase per lungotempo con le sue truppe accampato nella Valle dell’Aterno, prima di attraversare le montagne sopra Tornimparte per raggiungere il territorio del Cicolano: il suo obiettivo era quellodi stringere alleanza con il popolo dei Marsi nel tentativo di attaccare Roma da Est. Passò proprio per la Valle di Ruella con tutto il suo esercito e l’unico elefante rimastogli in vita, e questanotizia è storicizzata da diverse fonti. Attualmente l’antica strada di Ruella è visibile solo in alcuni punti, perché circa trenta anni fa venne quasi completamente distrutta a causa dei lavoriper la realizzazione di una strada cementata che facilitasse l’accesso degli abitanti di Tornimparte agli altipiani superiori, dove vi erano i loro possedimenti di alcune case secondarie. Taleoperazione risultò molto invasiva per il territorio, tanto da distruggere il vecchio lastricato romano che si trovava in coincidenza con il progetto della strada. La cosa suscitò moltoscandalo, e fortunatamente in molti si schierarono contro questo scempio riuscendo così a fermare tutto, ma nonostante questo purtroppo gran parte del patrimonio storico venne perduto.Sono sopravvissuti soltanto alcuni tratti dell’antica via romana, unica testimonianza storica di un immenso valore universale che lega il nome di Annibale al nostro territorio. Sara Chiaranzelli. Ipendii sotto Monte Cava si immacolavano nel bianco della neve, lo sguardo correva su distese sconfinate e lisce, fino a scendere a valle a trovare il contrasto con le chiome brune dei faggi, ricchi di gemme e prossime al risveglio della vita.

3 commenti:

  1. E' strano come a distanza di più di trent'anni dalla distruzione dell'antica strada romana che la leggenda collegava al passaggio di Annibale per la Valle di Ruella (Tornimparte), lo stesso personaggio che fece realizzare quello scempio oggi venga a proporre uno strano progetto "Sulle tracce di Annibale". All'epoca alcuni cittadini si opposero a quello scempio ma l'arroganza del potere politico ebbero la meglio. Oggi quei cittadini ricordano tutto e se all'epoca piansero per quella testimonianza storica frantumata a suon di mine, oggi non possono che ridere di questo assurdo, fantomatico "progetto"e sperare che cose simili non si ripetano più.

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  2. Sottoscrivo quanto detto sopra da cittadino appassionato alla storia locale (anche se non sono di Tornimparte). Ricordo ancora una mostra allestita all'epoca in cui la "Strada di Annibale" fu letteralmente bombardata nell'estremo tentativo di creare un movimento d'opinione che potesse salvare il salvabile. Questa mostra si tenne sotto i portici centrali dell'Aquila; era la fine degli anni settanta. Durante il periodo della mostra mi appassionai all'argomento e ricordo lo sgomento degli organizzatori quando dalla mostra scomparvero alcune foto. Dalla distruzione si salvò solo un piccolo scorcio, peraltro oggi inaccessibile anche perché invaso da rovi;non so se è stato proprio in virtù di quel movimento d'opinione che all'epoca si creò per salvare la vecchia strada di Ruella, che si riuscì a salvare quel piccolissimo scorcio dell'antica strada. Altra cosa singolare è leggere che personaggi come l'antropologo santucci possano oggi collaborare ad uno pseudo progetto con colui che fece distruggere la strada, tale Umberto Giammaria sindaco "storico" di Tornimparte.

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