venerdì 11 marzo 2011

Cresta di Monte La Piaggia dalla Forca di Castiglione e la Valle di Ruella

Nella Valle di Ruella sono presenti i resti di un’antica strada romana, che, tra roccia tagliata e alcuni lastricati di pietra, segnava i collegamenti tra la zona del Cicolano e quelladell’Amiternino. La storia racconta che quando Annibale giunse in Italia con l’obiettivo di conquistare Roma stanziò per molto tempo nella Valle dell’Aterno e proseguì in seguito attraversandole montagne sopra Tornimparte per raggiungere il territorio del Cicolano: il suo obiettivo era quello di stringere alleanza con il popolo dei Marsi nel tentativo di attaccare Roma da Est. Passòproprio per la Valle di Ruella, e questa notizia è storicizzata da diverse fonti. Da sopra Monte La Piagga immaginavo di come più di duemila anni siano scivolati addosso queste montagne,annullando così velocemente un vertiginoso salto temporale. Immaginavo di guardare quello che si poteva vedere allora da lassù, realizzando nella mia mente l’immagine di un enormeesercito composto da tante fisionomie diverse, con addirittura la presenza di un elefante (!), l’unico dei 37 esemplari sopravvissuto al freddo inverno della Pianura Padana. Quante vite, quantiidiomi, quante anime sono passate di qui, rimescolando i diversi semi del genere umano. Forse la terra aveva sicuramente trattenuto memoria di quel passaggio, bisognava tendere benel’orecchio al vento per riuscire ad ascoltarlo ancora. Abbiamo tanta di quella storia nella nostra terra da darla purtroppo per scontata. Attualmente l’antica strada di Ruella è visibile solo in alcuni punti, perché circa trenta anni fa è andata quasi completamente distrutta dalle ruspe e dal cemento armato, che senza mezzi termini hanno spianato e cancellato millenni distoria. Pare che l’organizzazione politica di turno, in carica in quegli anni, avesse dato il via alla costruzione di questa strada utilizzando fondi pubblici, al fine di agevolare l’accesso di alcuniabitanti di Tornimpare alle piccole case che possedevano negli altipiani superiori. La cosa suscitò molto scandalo, e fortunatamente in molti si schierarono contro questo scempioriuscendo così a fermare tutto, ma ormai era troppo tardi: gran parte di quel patrimonio era andato già perduto sotto l’ignoranza e il cemento armato. Sono sopravvissuti solo alcuni trattidell’antica via romana, unica testimonianza storica di un immenso valore universale, che non appartiene né a Tornimparte, né a L’Aquila, né all’Abruzzo, né all’Italia, ma appartiene all’Umanità intera.

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