domenica 10 aprile 2022

Il falso fiore della vita presso l’antica cattedrale di San Massimo di Forcona

La bellezza dei fiori della vita era nel mistero della geometria sacra, nell’idea di armonia del creato, nella proporzione che accompagnavail congiungimento tra microcosmo e macrocosmo. Li cercavo ovunque e spesso mi trovavano. Quel semplice poligono esagonale,base strutturale del fiore, era in grado di moltiplicarsi all’infinito fino a generare stelle e galassie, ma anche di scomporre la materiafino alle sue parti più infinitesimali, seguendo sempre la legge delle proporzioni. Tornavo a cercarli nei luoghi del passato, e anchese li trovavo non perfetti per me erano comunque segno di un’assoluta emozione. Nell’ora del tramonto li cercavo presso l’antica cattedraledi San Massimo di Forcona a Civita di Bagno, un luogo di straordinaria bellezza nonostante l’incuria e il declino, vi ero stata in passato, inun tardo pomeriggio d’estate, trovandola avvinghiata dai rovi, mentre adesso era più percorribile con la vegetazione a riposo. Indagavoquelle antiche pietre che mano a mano si inondavano della luce rosea del tramonto, non trovando nulla purtroppo. Mi accontentavoperò con gioia del decoro floreale di un vecchio materiale di risulta inserito all’esterno, che tra spirali, croci ed altri motivi incisi supietra, lasciava comunque schiudere un fiore a sei petali.

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