domenica 6 gennaio 2019

L'antico Convento della Madonna delle Grazie di Coppito e l'ipogeo di Colle Macchione

Sulla sommità di Colle Macchione giacevano i resti monumentali della Madonna delle Grazie, un antico convento fondato nella prima metà del XII secolo dal vescovo Dodone. Nonostante le varie trasformazioniarchitettoniche subite nei secoli, erano ancora visibili i segni della primitiva costruzione che ne valorizzava l’utilizzo del materiale di risulta romano, come il bellissimo timpano d’ingresso della chiesa, o lamemoria dei due leoni lapidei provenienti dall'antica Foruli, disposti finora a l’Aquila sulla soglia della Chiesa di San Pietro a Coppito, a seguito della sua fondazione. Da fuori la recinzione scrutavamo amalapena l’interno abbellito da preziose paraste, deturpato non solo dall'incuria del tempo e dai terremoti ma anche dall'idiozia umana che ne aveva imbrattato gli affreschi. Tutta l’area non era accessibile, erainteramente recintata a favore dei restauri, ma che tuttavia parevano essersi fermati da tempo. La neve si era posata su quel silenzio come se tutto il tempo passato fosse solo una breve parentesi persa nell'eternità.Ad Est, nel pendio sottostante, si apriva l’ingresso di una piccola grotta, antropizzata da una porta e da una finestra per la probabile funzione di ricovero per gli animali, entravamo nella sua zona d’ombra ed anche lìil tempo pareva essersi fermato. La grotta manifesta segni di instabilità ed è sconsigliabile accedervi, esiste per questo un rilievo 3D realizzato da Mattia Iannella per chi volesse visitarla almeno virtualmente.

2 commenti:

  1. Salve, complimenti per questa bella descrizione dei luoghi. Ricordo che in quella grotta antropizzata andava a stare di tanto in tanto per alcuni giorni un frate del Convento di Santa Chiara dell'Aquila, che faceva ritiro spirituale. Mi riferisco al periodo che va da fine anni '60 ad inizi anni '70. Ero ragazzo, ma ricordo che, in qualche occasione, in caso di tempo molto piovoso, facevamo stare il frate all'interno del vecchio Convento, nella prima stanza sulla sinistra accedendo dal portone principale. Luigi Bruno

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  2. Grazie per l'appezzamento al blog, ma soprattutto grazie per questo frammento del passato, che è in grado di conferire ancora più suggestione al luogo perché memoria del vissuto. Sara Chiaranzelli

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