domenica 25 settembre 2016
Monte Brancastello dai Ruderi di Sant'Egidio per il Vado del Piaverano
sabato 17 settembre 2016
Anello di Serra Monte Canzoni nel Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise
sfilacciare continuo di nuvole. Visti dall’alto i panorami
si scoprivano come visioni differenti, con sopra un cielo bianco e pesante che
dava risalto ai colori ancora caldi dell’estate, di quei prati rasi di vellutodomenica 4 settembre 2016
Sardegna in moto dal Golfo di Orosei all'Isola di Sant'Antioco e il Massiccio del Gennergentu
La bellezza della
Sardegna era nelle sugherete piegate dal Maestrale, nel granito rosso delle
montagne, nel silenzio dei nuraghe
che
contavano i millenni. A Cala Luna
il candore del calcare metteva in risalto l’azzurro del mare, che diveniva
specchio nei meandri della
spiegare. Mi piaceva la Sardegna e il suo carattere simile a quello d’Abruzzo,
fatto di gente dall’animo forte e gentile. Da Cala Gonone al
Golfo di
Orosei, e poi ancora tante altre strade percorse in moto nel massiccio del Gennargentu, fino ad arrivare alla Torre delle Stelle.
Scendevamo verso
Sud. La Statale Orientale Sarda passava
per il Parco dei Sette Fratelli, attraversando
un magnifico canyon di granito rosso,
una distesa di campi arati
bruciati dal sole. La lingua di terra sarda che si estendeva verso Sant’Antioco viveva della laguna, di ristagni
svaporati di sale, bianchissimi, che svelavano l’equilibrio di fenicotteri
rosa. Sulla spiaggia riecheggiava il suono della risacca e la nenia di
Spiaggia Turri l’acqua
limpida svelava un universo profondo dove nuotare era come volare. Tantissimi
pesci, occhiate, sogliole, scorfani,
orate danzavano nella poseidonia verde,
mossa come i capelli della fanciullezza al vento. Sott’acqua assistevamo al
pasto dei pesci che
tra il silenzio dell’acqua, nel regno dei fluidi. Era la Spiaggia di Coaquaddus. Il Maestrale batteva tra il Faro di Mangiabarche e
vegetazioni di
lentisco e cespugli selvatici di macchia mediterranea. Cala Sapone oltre al suo spicchio di spiaggia si contornava della
bellezza di scogli neri e lisci, dove i cristalli di sale mostravano il loro
migliore contrasto. Una signora anziana stava seduta sugli scogli
rivolta al
mare, cantava una nenia lontana e familiare, che mista al suono delle onde
infrante mi giungeva con estrema dolcezza. Anche
fenicotteri rosa stavano
in equilibrio nelle paludi, sugli specchi d’acqua delle saline, dove il loro
riflesso vibrante si amplificava.
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