domenica 14 febbraio 2016

Il Trabocco Turchino di San Vito Chietino

Nel paese delle ginestre, tra aranci ed ulivi, una piccola baia chiudeva due promontori. Il Grecale correva verso campagne materne portando con sé un misto di profumo di acacia.Dall'estrema punta del promontorio destro, sopra un gruppo di scogli, si protendeva un Trabocco, una strana macchina da pesca, tutta composta di tavole e travi, simile a un ragnocolossale. (Gabriele D’Annunzio, Il Trionfo della Morte). Il Parente abruzzese immortalava la suggestione del Trabocco Turchino, ne rimanevano il mare, il vento e la cava profonda delcielo di quella memoria lontana, ormai ripristinata con fatture diverse da quelle ammirate dal Vate.

Le foto del Trabocco Turchino in versione originale sono state pubblicate per gentile concessione dell’autore.

1 commento:

  1. Perché non stato restaurato il Trabocco Turchino tenendo fede alla versione originale?

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