domenica 8 giugno 2014

La Via del Pesce nelle Gole di Celano

La Via del Pesce era un antico tragitto che metteva in comunicazione il versante aquilano con le antiche sponde del lagoFucino. Prima dei Torlonia la piana era un immenso bacino d’acqua naturale, che più volte si era provato a prosciugare pervia dell’irregolare livello delle piene stagionali e per la sua natura melmosa portatrice di malaria. L’antico sentiero partiva da Aiellitrovando un ampio valico su Prato di Cerro, tra il versante Sud di Monte Etra e quello a Nord di Monte Secino, per poi immettersi amezza costa nelle suggestive Gole di Celano, costituendo la via più breve per raggiungere la Val d’Arano poiché evitava  di perderequota nella forra sottostante. Compivamo un anello passando lungo le creste di Monte Savina e Monte Etra, scoprendo dalontano il versante morbido del Sirente e da vicino un’infinita varietà di fiori dai colori sorprendenti, tutti all’apice della lorobellezza. Ammiravamo il volo dei grifoni ed anche l’acrobazia meccanica di un piccolo velivolo, che visto dall’alto loguardavamo infilarsi in quello squarcio di montagna, lasciandomi sognare il suo punto di vista. La riscoperta della funzionalità diquesto antico sentiero era avvenuta per merito di Mario d’Angelosante, senza dubbio uno dei maggiori conoscitori del territorio montuoso d’Abruzzo. 

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