lunedì 13 maggio 2013

Il Monastero rupestre di Sant'Onofrio al Morrone, l'ultimo eremo di Celestino V

Erano passati settecentodiciannove anni da quando Carlo Martello salì le scalinate rocciose dell’Eremo di Sant’Onofrio perraggiungere un eremita che aveva come dimora una grotta e come giaciglio una cavità scavata nella pietra. Quell’umile eremita erafra' Pietro Angeleri, futuro papa Celestino V, colui che dopo appena due anni di pontificato operò il gran rifiuto, rigettando ilpotere conferitogli dalla chiesa nella speranza di finire i suoi anni nei luoghi della vera ricchezza: nella sua amata Majella, aspra eselvaggia, dove l’uomo poteva veramente entrare in contatto con Dio attraverso il sublime tramite della terra. Ora, su quellescalinate, giaceva l’esile ombra dei fiori di cisto rosa, che con i suoi petali sgualciti ricordava maggiormente l’effimera duratadella vita. Il sole batteva su quella costa rocciosa, esaltando l’odore dei pini nei pressi dell’eremo. Tutto era chiuso, trannel’accesso alla piccola grotta di Celestino V. Quella piccola cavità tratteneva la memoria del Santo, che come materia sacra nerivestiva tutto l’interno. Le preghiere dei fedeli si incidevano sulla croce e sul volto del Cristo, erano divenute le ferite della suacarne, il fardello lasciato in custodia a chi si prega affinché porti la cura. Il silenzio del mattino amplificava la memoria di quellacavità, che per secoli aveva raccolto gli echi delle preghiere: anche se le voci si erano perse nel momento del parlare l’essenzadi quei pensieri era rimasta fissata sulla pietra. Il giaciglio di fra’ Celestino era stato lisciato da quelle voci, la sua memoria eraimmortale, la sua materia era finalmente la materia stessa della grotta.

2 commenti:

  1. Mi piace molto lo stile in cui pubblichi i tuoi articoli, Sara. Ammetto che oggi ho fatto un tour nell Internet su diverse parti del Parco Nazionale della Majella, grazie al tuo articolo da ieri. Questa storia è molto interessante, e molto belle le tue foto. Saluti!

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  2. Grazie Patzi, l'Abruzzo è una regione unica, e non lo dico solo perchè ci vivo. Questa è una terra dove la storia, la tradizione e il mistero si uniscono alla bellezza differente di tanti tipi diversi di ambienti naturali...

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