domenica 26 maggio 2013

I ruderi di S. Martino Campanea e la Muraglia megalitica dei Paladini a Colle del Vento

Il versante teramano del Gran Sasso dava spettacolo dell’ultima nevicata, i boschi rinverditi dalla primavera si stemperavano verso l’alto con il candore della neve, mostrando una leggerezza tale che mano a mano che saliva pareva smaterializzarsi nellastessa sostanza del cielo. Da basso delle vallate il verde si infittiva ovunque, la vita era nel pieno del suo ciclo, ammorbidiva alture e precipizi, accompagnando l’occhio a seguire le sinuose forme degli avvallamenti. Nei pressi di Piano Vomano un antichissimoinsediamento si perdeva nella vegetazione, i ruderi del piccolo tempio di San Martino Camapanea e l’imponente murata megalitica denominata Muraglia dei Paladini, giacevano sul maestoso affaccio di Colle del Vento. Sul leggero declivo almargine dell’altura sono presenti i resti dell’insediamento altomedievale, che si estendono su una superficie di circa 35000 mq. L’antico “vicus” è articolato su una serie di terrazzi, presenta unità insediative di varie dimensioni e tipologie. L’originedell’insediamento risale al III secolo a.C. e sono presenti dei resti databili fino al VI secolo d.C. La vita di questo “vicus” si spiega attraverso la sua posizione geografica attraversata, fin da tempi antichi, dall’antico itinerario che collegava i “Safini”dell’Abruzzo teramano con i “Sabini” del Lazio attraverso il Passo delle Capannelle. A nord dell’insediamento italico sono visibili i resti della piccola pieve di San Martino Campanea, di origine altomedievale che testimonia la continuità topograficadei luoghi dedicati al culto. Bibl. L. Franchi Dell’Orto, C. Vultaggio “La valle dell’alto Vomano ed i Monti della Laga”, Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo – Carsa Editore, Pescara, 1991. (Notizie tratte da un cartello informativo delluogo). Dalla Costa della Rocca fino a Piano Vomano, su una strada millenaria, "La Tornara", sono visibili siti archeologici di straordinaria importanza, quali quelli di Colle del Vento e Colle Santa Lucia, che conservano ancora sotto un manto di argilla, iresti di un villaggio neolitico di oltre quattromila anni fa... Sulla parte più alta (Colle del Vento) sono visibili copiosi resti di un tempio romano e sui due lati i ruderi di due muraglie da terrazzamento realizzate con grandi blocchi di arenaria. Lamuraglia meglio conservata, quella esposta ad ovest, si estende per ventidue metri ed è alta quattro metri; presenta due crolli laterali di cui uno recentissimo, ha la parete molto inclinata verso l'esterno e necessita di restauro e di consolidamento. (Iltesto riportato in corsivo è citato dal libro “Comune di Crognaleto - Storia Arte Natura” - Di Eleonora S. - Andromeda Editrice - Maggio 2000).

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