domenica 7 giugno 2009

Monte Vettore


Bisogna insistere e perseverare. Tutte le cose si conquistano a fatica. Ho capito da subito che la montagna mi avrebbe insegnato tanto. E poi mi piacciono i montanari, sono persone che non hanno mezze misure, non fanno i complimenti e non si fanno problemi a dirti le cose. E infatti m'hanno ripreso diverse volte, facendomi riflettere su cosa soprattutto peccavo: l'equipaggiamento. Lo zaino che portavo m'hanno detto di buttarlo direttamente, perchè piccolo e inutile, e poi non avevo: k-way, guanti, giacca a vento, pile, cappello e fascia per le orecchie, insomma una schifezza di attrezzatura. Nonostante mi sentissi come un peso morto per loro (e sono convinta che l'hanno pensato) mi sono venuti incontro lo stesso prestandomi un k-way e una fascia per le orecchie. I bastoncini per fortuna li avevo comprati il giorno prima (almeno quelli). Siamo partiti la mattina presto da Tortoreto che faceva caldissimo, e siamo arrivati lassù che ci ha preso una tempesta di neve. Quanto mi sembrava assurdo questo sbalzo. Ci siamo rintantati in un piccolo rifugio di pochi metri quadri, pieno di escursionisti che ovviamente cercavano riparo. Come si è calmata la bufera siamo riscesi, a un'ora dalla vetta. Ma a me andava bene uguale, comunque è stata per me un'altra conquista.

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