domenica 17 agosto 2025

Visita a Castel di Ieri: dalla Torre Medievale, al Tempio Italico, all'Eremo della Madonna di Pietrabona

La bellissima torre medievale del XIII secolo culminava un groviglio di vicoli fitti di porte e finestre, e svettava sulla valleguardando ancora solenne l’antica via Tiburtina-Valeria. Le sue fattezze rigorose, dovute alle antiche funzioni militari, giungevanoa noi attraverso i secoli, tra terremoti e riadattamenti, svelando segretamente incisioni, scritte e triplici cinte. Il vecchio fornodel paese, ancora in uso su iniziative locali, dava sfoggio del suo valore ancora funzionale, fatto del tempo che non toglie maaccresce: il passato narrava tutta la sua importanza, fatta di storia e tradizioni, con la fortunata consapevolezza e la cura di chilo voleva mantenere. Lo leggevamo negli occhi di Michela, nostra guida della Pro Loco "La Torre", che ci accompagnava alla scopertadel suo territorio, con la premura di condividere ogni angolo di bellezza. La vecchia chiesa di Santa Croce aveva come cupola lalirica della volta del cielo, dove angeli in pietra guardavano altrove, come raccolti nei loro pensieri, o indietro nel tempo, a Castel di Ieri.La bellezza essenziale della pietra svelava un po’ ovunque i fiori della vita, bisognava saperli cercare, soltanto uno era molto evidentesulla bellissima bifora con colonnina tortile di Palazzo Simonetto, tra fregi longobardi e porte murate, lacerti di affreschi, bassorilievidi compassi e stelle. Scoprivamo anche il lazzaretto e il quartiere ebraico, con l’accoglienza benevola degli abitanti. Poco fuoriil paese, nove gradini davano accesso all’antico basamento in pietra del Tempio Italico, impreziosito dal labirintico decoro di unmosaico a meandro e croci uncinate omaggianti il sole. Tanti piccoli tasselli in pietra, combinati in bianco e nero, narravano il sacroai piedi del Monte Urano. Ma il divino si percepiva soprattutto all’Eremo della Madonna di Pietrabona, sopra il Vallone diRio Scuro, dove una condizione intima dava voce a riflessioni spirituali. Immerso nel bosco, lo raggiungevamo attraverso un breve sentiero: ognuno doveva raccogliere una pietra per poi collocarla sotto la modesta croce d’ingresso, un piccolo gesto di rispetto madi grande cura del sentiero, concepito per far entrare subito in connessione con la sublime essenza del luogo. Gli spazi articolatisi adattavano alla roccia sullo strapiombo: un bellissimo orto pensile, ormai folto di iris, si ricavava sul precipizio; sale e salettemantenevano intatto il rigore di celle eremitiche e la fuliggine sul camino di antichi fuochi era la memoria dei viandanti.Scendevamo nella cripta, nel buio abitato da farfalle notturne e dolichopoda, ripulita di quasi tutte le ossa che invecetrovavamo accatastate nell’ossario esterno. Coglievamo un rametto d’edera come segno di rispetto, il bellissimo affresco dellaMadonna sull’altare un tempo non era visibile a tutti, veniva coperto con una tenda agli indegni, solo i meritevoli potevano guardarla.
Per visitare Castel di Ieri, la Torre Medievale, il Tempio Italico e l’Eremo Madonna di Pietrabona si consiglia di contattare la Pro Loco "La Torre", dediti alla promozione turistica, alla valorizzazione e alla tutela del loro territorio. prolocolatorre@gmail.com    pagina fb



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