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Il Ninfeo dei Flavi a Borgovelino
Il piccolo
parco-giochi del paese ospitava i resti di un antico ninfeo romano, lungo 31
metri ed alto 6, caratterizzato da tre grandi
nicchie con svettanti volte a
botte. I fori delle condutture indicavano la via dell’acqua, ma non c’erano più
le vasche di raccolta, tutto
era stato destrutturato nei secoli a favore del
sovrastante convento abbandonato, della strada e della ferrovia. Nello spazio
antistante
alcune grandi pietre squadrate, probabilmente appartenenti ad un
antico tempio, parevano rimaste in sospensione, come materiale
di risulta in
attesa di essere reimpiegato. “[…] A
questo edificio è stata collegata una iscrizione con dedica alle ninfe di Diana
Redux,
murata nella chiesa medievale dei SS. Rustico, Dionisio ed Eleuterio,
posta nel 5 a.C. da Sinhistor dispensator di Sabidia C.f.
Sebbene nella lettura
archeologica venga interpretato come parte di una villa o semplice cisterna,
ritengo più probabile pensare
ad un santuario di Diana, di cui non resterebbe
che il ninfeo… […]” testo in citazione di Simone Nardelli, tratto da Sabina
Archeologica –
Itinerari archeologici lungo la via Salaria, p. 65, Amarganta
Editore – libro acquistabile qui .
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