Le ultime piogge avevano deteriorato il fondo del Vallone di
Fua, scavandone parte del suolo in corrispondenza degli scolidell’acqua,
mentre i colori d’autunno dominavano le visuali, con i toni caldi che rasserenavano gli occhi. Percorrevamo un nuovo sentierotra il Vallone di Fua e il Vallone
della Cesa che i locali soprannominavano del Prato di San Leonardo (o Passo?), il
riferimentodel nome era sicuramente attribuito all’eremo situato sullo
strapiombo sottostante, collocato in una zona molto impervia e difficilmenteraggiungibile. Seguivamo i sentieri più comodi, rimandando al futuro qualsiasi
ulteriore indagine. La zona di Cartore era riccadi testimonianze storiche e di luoghi eremitici, aree incontaminate dove il sacro si unificava con la bellezza
della natura.
sabato 16 novembre 2024
Il sentiero del Prato di San Leonardo da Val di Fua
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