domenica 30 gennaio 2022

Inghiottitoio di Camposecco

Nelle zone d’ombra perenne, nei colori del freddo, tra le vibrazioni dei toni azzurri della neve, lì era la bellezza. L’ingresso coronatodi rocce svelava sculture di ghiaccio, forme fluide di acque modellate dal respiro della grotta, solide e durissime come la pietra,ma allo stesso tempo fragili e delicate come il vetro, forgiate di trasparenze, le trovavo bellissime nella loro semplicità complessa.Poco oltre ulteriori stalattiti di ghiaccio arricchivano temporaneamente le poche concrezioni di quel passaggio. Una progressionelenta, istruttiva e piacevole, l’accostamento al buio ritrovato, la quiete. Uscivamo poco prima del tramonto, quando le luci cominciavanoa stendersi nel riverbero dei colori, tra riflessi di toni madreperla sul candore innevato dell’altopiano.

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