Il rifugio Iaccio Rosso giaceva sulla parte sommitale della
Valle dell’Inferno ed era raggiungibile dalla strada sterrata che da Bagnaturo
saliva sul Colle delle Vacche e proseguiva oltre. Dinanzi ai nostri occhi un
magnifico balcone panoramico si apriva sulla conca di Sulmona, e
l’aria tersa e
le nuvole rapprese conferivano ancora più bellezza alla visuale. Alle nostre
spalle la cima del Morrone era poco distante ma ci
fermavamo lì con le bici,
per non proseguire oltre sui prati in assenza di carrarecce. Un brindisi di
compleanno e poi di nuovo giù alla scoperta
del Castello dell’Orsa. L’antico
maniero sorgeva su un modesto rilievo tra Roccacasale e l’Eremo di Sant’Onofrio
al Morrone, erano visibili le
mura superstiti ed una probabile torre,
completamente inglobate da una vegetazione rigogliosa e dominante. Una
probabile datazione lo
attribuiva all’XI secolo, mentre era incerta la
proprietà, presumibilmente di nobile famiglia sulmonese. La consapevolezza del
valore della bellezza di natura, arte e storia era uno dei regali più belli che
potessi farmi.

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