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Anello di Schiena di Cavallo e Monte Lampazzo da Pescasseroli
Salivamo il Vallone Schiena Cavallo immersi nella bellezza
suggestiva del bosco d’autunno, dove la temperatura del colore lasciava vibrare
gli
spettri cromatici del rosso, e le profondità si avvolgevano di quel tepore
introspettivo di una natura pronta al raccoglimento dell’anima prima
del riposo
invernale. Era il momento giusto per ammirare quella tonalità così
coinvolgente, e percepire quel sentimento così soggettivo e
universale. Usciti dal bosco i pendii si vestivano
soltanto di erba rasa, si spogliavano di ogni cosa e lasciavano libero il punto
di vista sulle altre
montagne, colorate anch’esse, bellissime su tutte le
visuali, anche molto lontane. Il filo di cresta di Schiena di Cavallo rendeva l’idea
del
suo nome, seguivamo la sua dorsale sopra il fitto dei boschi, sul suo
crinale acuminato e immerso in una natura solitaria e incontaminata,
dove vecchi
sentieri ne seguivano a tratti il filo prima di immettersi dalla Sella di
Lampazzo al Vallone Cavuto. Da lì di nuovo la bellezza dei
colori caldi dell’autunno,
impreziositi dal verde intenso dei muschi, tra i faggi secolari di un bosco
vetusto custode di memorie lontane, e
magnifici aceri dalle foglie di giallo
intenso, il rosa dei primi ciclamini autunnali, e la bellezza della
consapevolezza di quanta grandiosa
meraviglia vi sia in natura così
disponibile a farsi guardare.
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