domenica 26 marzo 2017

Alla ricerca della Grotta Picinara

La Cima di Vallevona si circondava di ambienti solitari raggiungibili solo da strade sterrate che ne limitavano gli avvicinamenti. Davanti ainostri occhi avevamo la bellezza di ampi piani carsici, dove un pascolo lento di mucche e cavalli ne accresceva la visione di quiete. I pratierano distese di erba rasa che assecondavano le forme della terra, dove di tanto in tanto piccole doline esaltavano la loro presenza contenendogli ultimi residui di neve. La primavera era iniziata da poco e sulla sua soglia l’accoglievano intense fioriture di crochi. Eravamo lì alla ricercadella Grotta Picinara e delle sue concrezioni azzurre, la cercavamo seguendo tutte le indicazioni raccolte, ma senza riuscire a trovarla.Dalla Cima di Vallevona ammiravamo l’affaccio sulle Coste di Camposecco e il sottostante Fosso Fioio, dove tutto precipitava nel fittodei boschi di una natura selvatica. Andavamo via andando incontro prima alla sera, che scendeva lenta nei boschi e sui prati di velluto, e poialla notte che si rischiarava a malapena della luce della luna.

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