venerdì 21 agosto 2015

Viaggio in moto in Croazia, da Zara a Rastoke passando per i laghi di Plitvice

La costa frastagliata dell’isola di Pag aveva un aspetto severo, i suoi candori lunari si esaltavano del contrasto con il blu intenso del cielo e del mare. La Bora spingeva, tenendo pulito tutto ilversante nordorientale, mentre giocava più dolcemente sull’acqua con la generazione di piccoli vortici; in ogni dove mostrava senza dubbio uno dei volti più freddi del Mediterraneo.Ci inoltravamo nell’entroterra attraversando campagne e piccoli  paesi, nei pressi di Bunic scorgevamo tra vegetazioni incolte le case dei bosniaci abbandonate durante l’ultima guerra, i segnidelle bombe e dei proiettili trattenevano il tempo nelle loro fenditure, come una testimonianza ancora viva dell’atrocità del conflitto. Il Parco di Plitvice era uno degli ambienti più belli delleAlpi Dinariche, i suoi laghi carsici si tenevano in congiunzione tra di loro tramite un infinito numero di ruscelli, cascate e salti d’acqua, che sempre rinnovata mostrava trasparenzemeravigliose. Una lunga passerella sospesa si snodava per tutto il percorso facendo da guida, articolandosi in una natura incontaminata. Poco distante, il paese di Rastoke continuava amantenere quel fascino, con case e mulini costruiti a ridosso di una magnifica cascata, l’acqua gli scorreva sotto, ed era bellissimo concludere lì il primo giorno del nostro viaggio in moto.

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