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Una notte a Sarajevo
La bellezza di
Sarajevo era nei volti sereni delle persone, nel dialogo tra culture
differenti messe tutte a contatto nel centro
storico. Tutti confluivano per le vie
principali animando lo stesso flusso, che nel suo movimento celebrava la vita,
la rinascita di
una città dopo gli orrori della guerra. I toni caldi del
tramonto avvolgevano con la stessa dolcezza templi, chiese, moschee e
minareti,
si udivano nei cortili marginali la ripetizione delle preghiere, mentre i lumi delle
candele divenivano sempre più
forti con l’avanzare della notte. Trascorrevamo
la sera nel quartiere arabo, con i vicoli illuminati dai negozi,
i locali e
le fumerie di narghilè, il buio rimaneva fuori da quella danza di colori che manifestava la tolleranza della Gerusalemme d'Europa.
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