domenica 14 dicembre 2014

Il Castello di Barete e la Valle Donica

Al di sopra si Barete si apriva la maestosa Valle Donica, che attraverso un comodo sentiero raggiungeva il Rifugio di SantaPupa e i superiori Piani di Aielli. Nelle prossimità di questo rifugio erano stati rinvenuti i resti di un antico acquedotto romano con conduttura in laterizio, che da secoli metteva in comunicazione le acque sorgive sommitali con la sottostantefonte di San Vito dell’antica Lavaretum. I colori del bosco a riposo parevano assumere le tonalità fredde della pietra, tanto daconfondersi spesso, mentre la neve uniformava tutto con decisione, anche se con sottili strati. Dai rilievi sommitali diMonte Marine raggiungevamo il picco roccioso che si separava dalla montagna: una piccola piramide di terra e roccia cheinterrava nella sua sommità la stretta circonferenza di vecchie mura. Attraverso il filo del crinale roccioso raggiungevamo i restidell’antica Rocca sopra Barete, quasi completamente annientata dallo scorrere del tempo, che dava alle pietre disposte dall’uomolo stesso sapore di quelle primordiali. Il corpo quadrato del castello si poneva arditamente su pendii scoscesi, rivolgendo aSud il suo ingresso, e ad Est i presumibili resti di una torre cilindrica. 

2 commenti:

  1. Bello percorso! E colgo l'occasione per inviarvi i miei caldi auguri di Natale, Sara! Buon 2015 !

    RispondiElimina
  2. Grazie Patzy tanti carissimi auguri anche a te! :-)

    RispondiElimina