sabato 12 maggio 2012

Monte Vulture e i Laghi di Monticchio

La mattina ci svegliava con il rigoglio assoluto del verde intenso della Basilicata. La zona del Vulture era un’esplosione di tonalità di verde, che, dalle gradazioni più tenui a quelle più cariche, riempiva tutti i punti di vista. Oggi era il mio compleanno, e comeregalo ricevevo un viaggio in moto verso Sud, ad ammirare la zona del Vulture e i Laghi di Monticchio, Melfi, Venosa, l’altopiano delle Murge e i Sassi di Matera. L’esuberanza di tutta quella vegetazione lasciava trasparire lo specchio d’acqua dei Laghi diMonticchio, così placati a riempire quei vecchi coni vulcanici ormai estinti da anni, inseriti in quella immensa bellezza fatta di calma e ninfee. Incastonate nel verde intenso del Monte Vulture, uno dei più antichi vulcani dell'Appennino meridionale,appaiono i laghi di Monticchio. Raggiungendo le verdissime sponte del lago piccolo, che si accorge di trovarsi accanto ad alcuni gioielli più preziosi della bella e misteriosa terra Lucana. Questa era stata una delle patrie di Federico II di Svevia, il qualeera solito cacciare in questi boschi con il suo falco; inoltre si racconta che in questi boschi trovò rifugio Carmine Donatelli, detto "Crocco", il brigante di Rionero che con la sua banda combatté una disperata battaglia contro i Piemontesi. Dal 1971la zona è stata dichiarata riserva naturale, per conservare integro l'habitat ideale per la Brahmea Europea. (Tratto da qui). Quei due laghi craterici sorgevano a circa 600 metri sul livello del mare, ed erano custoditi da una folta vegetazione fatta di abeti,faggi, pini, castagni, ontani, frassini, aceri e tigli; mentre le acque trovavano l’abbondanza di tinche, carpe e anguille. Alla falda sud occidentale del Vulture, sottostante la badia di San Michele, a poco più di 600 metri di altitudine, si estende una concia in cuiocchieggiano al cielo due laghetti vulcanici, ospitati in depressioni imbutiformi e pseudocircolari, l’uno avente una superficie di 16 ettari ed è detto Lago Piccolo, l’altro una superficie di 38 ettari, detto Lago Grande. Il Lago Piccolo ha unaprofondità di 35 metri  ed un circuito di 1800 metri; il Lago Grande ha una profondità di 38 metri ed un circuito di 2700. I due laghi hanno forma ellittica e si alimentano per via subalvea attraverso numerose polle; sono separati da una lingua di terralarga 215 metri, ma sono comunicanti attraverso un canale sotterraneo che porta acqua, nella misura di 57 litri al secondo, dal Lago Piccolo al Lago Grande, avendo il Lago Piccolo il pelo dell’acqua sette centimetri al di sopra del corrispondente livellodel lago più grande. Dal Lago Grande un emissario attraversa il varco della Creta, percorre il profondo vallone della Noce e scarica le acque nel fiume Ofanto presso lo Scalo di Aquilonia, in prossimità del Ponte di Pietro dell’Olio. I due laghetti, purcomunicando tra loro, presentano un diverso colore: dalle acque verdastre del Lago Piccolo alle acque verde oliva del Lago Grande ed entrambi hanno la temperatura più elevata dei laghi d’Italia. Nelle acque dei due laghi, cinti ed ombreggiati da unafolta boscaglia di roveri e di faggi, galleggiano i fiori della ninfea (Ninphea alba), vegetanti solo in Basilicata nei laghi di Monticchio, pianta dai lunghissimi steli, simili a lacci, che si sprofondano nei laghi e formano in superficie un suggestivotappeto di fiori bianchi che sembrano camelie tra foglie verdi, larghe e rotonde. (Tratto da qui). Monte Vulture si rifletteva sullo specchio d’acqua del Lago Grande, il desiderio di ammirare tutto da lassù ci portava a raggiungerne la cima, facilmente accessibilegrazie alla strada che da Rionero portava alla sua sommità dove c’era una stazione per ponte radio.

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