giovedì 20 ottobre 2011

La Valle di Cappelletto verso il Lago di Rascino

Il cielo viveva una cupa inquietudine di stratificazioni di grigi, tutto si ovattava nel candore rarefatto della nebbia animandosi disuggestione e malinconia autunnale. Le bacche di rosa canina, certe del loro rosso intenso, erano come dei punti fermi in talesimile torpore. Il vento svaporava a tratti l’altopiano di Rascino, svelandone il lago dalla forma tentacolare. La meraviglia sisvelava a piccoli passaggi, segreti e sussurrati, mentre il bosco si incantava sotto piani poco visibili.

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