domenica 14 marzo 2010

Dai Piani di Pezza a Ovindoli


Oggi abbiamo sciato a stile zoccolato: nulla di sconcio, per carità, è che la neve era talmente appiccicosa da formare uno zoccolo sotto gli sci. Partite da Vado di Pezza (1467 m) abbiamo approfittato di una pista da fondo che serpeggia leggermente fino ad arrivare al Piano del Ceraso. Nulla di esaltante, ma con quattro ore di sonno non avevo né la forza di obiettare, né tanto meno ulteriori stimoli esplorativi: ovunque mi dicessero di andare per me andava bene! Ci portiamo nei pressi di Monte di Selva Canuta, dove inizia una specie di percorso che seguito tutto porta direttamente a Ovindoli. A parte la bellezza del bosco che accoglieva la strada, la pista non era nulla di speciale per buona parte del percorso: c'erano due canali stretti e profondi una quarantina di centimetri, sciati, pestati e ciaspolati; mentre la restante neve “non battuta” era difficilmente percorribile sia a causa delle piante che dall'impappamento della sua consistenza. Il sentiero che abbiamo percorso passa per Vado del Ceraso, Campo di Via, il Campo del Porcaro e la Defensa... (che nomi...) e sbuca direttamente ad un parcheggio di Ovindoli, dove finisce la strada. Tornate indietro ci siamo fermate alla cava di pietra dei Piani di Pezza, quella tra Iaccio dei Cani e Monte di Selva Canuta.

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