domenica 6 novembre 2022

L'eremo di Rottevecchia nelle Gole di Antrodoco

Al di sopra delle Gole di Antrodoco un reticolo di sentieri metteva in comunicazioni edifici diruti, memorie di un passato lontano riccoancora di tanta suggestione. Quella natura così impervia si riprendeva quanto l’uomo le aveva tolto, lasciando svelare soltanto a tratti levecchie mulattiere. Quegli edifici anonimi erano ormai riparo di arbusti, le loro finestre direttamente scoperchiate su volte di cielo nonfacevano più differenza tra dentro e fuori. Lunghe file di mura a secco assecondavano sinuosamente il sentiero tra querce e ginestre, labellezza era ovunque tra i sassi, lungo vie parzialmente dimenticate che lasciavano ancora intendere la loro importanza. Trovavamo l’eremo diRottevecchia nascosto da una vegetazione selvaggia, la sua datazione risalente al XIII secolo ci proiettava in un passato lontano fatto diisolamento e privazioni. Una scala in pietra semidismessa dava accesso ad una grande grotta protetta da un muro, l’area sacra era a ridossodella montagna, così come un altro ambiente nelle prossimità, probabilmente costruito in un secondo momento, che custodiva ancoraall’interno l’agio di una dispensa con scaffali in legno inseriti nella muratura, e all’esterno un piccolo affresco di una Madonna conBambino datato a.D.1583. Fuori un pozzo ancora mantenente l’acqua si riforniva dello stillicidio delle rocce sovrastanti.



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