sabato 9 luglio 2016

Una notte a Campo Imperatore

La vastità di Campo Imperatore era in grado di contenere sia il sereno che la pioggia, animata dalla visione nitida di nuvole rapprese.I colori del crepuscolo si adagiavano sulle montagne addolcendo persino le creste più affilate, che tese verso il cielo si estendevanonell’infinito. La notte scendeva rischiarandosi di stelle, i manti bianchi degli armenti vibravano della luce riflessa della luna, mentre iloro occhi iridescenti ci assalivano come presenze misteriose. Il Canyon della Valianara si percorreva difficilmente con la biciclettache seguiva quelle strade come anticamera dei sogni. Dormivamo in tenda vicino al Rifugio Racollo, accompagnati dall’intenso gracidaredelle rane, sotto la cava fonda del cielo vivida di stelle.

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