domenica 9 giugno 2013

Monte Viglio e la memoria di Capistrello

La Linea Gustav correva lungo la dorsale appenninica e portava con sé il filo della memoria. Le stragi della Seconda Guerra Mondiale parevano ormai lontane dalla bellezza delle montagne, eppure vivevano ancora negli occhi degli ultimi bambini della metà del Novecento. Un progetto intendeva commemorare levittime degli eccidi nazisti nella regione, con escursioni in montagna nelle prossimità dei paesi di Ortona, Capistrello, Filetto, Onna e Pietransieri. Monte Viglio apparteneva agli abitanti di Capistrello proprio come fanno tutte le montagne che sovrastano i paesi, diventano punti di riferimento e diappartenenza perché sono le elevazioni più alte più vicine al cielo, i punti liminari dove proferire a Dio. “Era fine maggio. Erano gli ultimi giorni della guerra, alcuni contadini, che intendevano mettere in salvo il proprio bestiame ed evitare che i tedeschi e i fascisti potessero perpetrare rappresaglie sulla popolazione perla loro resistenza, andarono a rifugiarsi in montagna. Molti partirono all’improvviso, di notte, dopo aver dato un frettoloso abbraccio ai familiari; tutti pensavano di poter tornare presto, liberi, per ricostruire la città e lavorare i campi. Tutti avevano una grande speranza nel cuore, invece molti non tornarono, nonrividero più i loro cari. Fu un giorno infausto, il giorno della SS. Trinità, il 4 giugno del 1944. La mattina, verso le sette, i contadini sulle montagne di Luco erano intenti a mungere le pecore, altri accudivano ad altre faccende, qualcuno di guardia era distratto. All’improvviso una voce straniera disse qualcosa,tutti si voltarono e videro facce di stranieri e di traditori, tutti con l’arma puntata. Nessuno si poté muovere. Gli armati ordinarono qualcosa, tutto a bassa voce, evidentemente avevano paura degli altri contadini sparsi per la boscaglia. La colonna si incamminò. Un tedesco ordinò a dei fascisti diprendere le bestie; questi, per la fretta e la paura ne presero solo una parte e seguirono la colonna. I contadini e i prigionieri incolonnati, con le mani alzate camminavano, sperando ognuno di trovare il posto più adatto per fuggire. Ma più avanti erano gli altri tedeschi e fascisti che rafforzavano la colonna di guardia.La ribellione e la fuga risultarono impossibili. I trentatré contadini e i prigionieri furono portati nella rimessa della stazione ferroviaria di Capistrello. Tre tedeschi ebbero un breve colloquio ed uno di loro indicò una fossa di bomba antistante lo stabile, l’altro annuì. La terribile decisione era presa. I contadinivennero fatti uscire uno per volta. Venivano portati sull’orlo della fossa e due gendarmi, a breve distanza, sparavano alla nuca. Cadde il primo, cadde il secondo, il terzo contadino tentò la fuga, scappò, a dieci metri lo raggiunse una scarica e rimase lì. Venne il quarto, poi il quinto, il sesto, …... Passarono i giorni,furono pianti. Finché il giorno dell’arrivo degli alleati si scoprì la macabra sciagurata realtà”. (Il testo citato è stato tatto da qui).
 
Di seguito il programma di Montagna Memoria Abruzzo 2013. Nel 2013 MMA MontagneMemoriaAbruzzo è dedicato alla memoria degli eccidi e delle stragi avvenute in Abruzzo nel corso della Seconda Guerra Mondiale, lungo la famigerata Linea Gustav, che da Ortona attraversava la dorsale appenninica da est a ovest fino a Cassino. Ed è proprio da Ortona che il 25 aprile, festa della Liberazione, avrà inizio questo trekking ideale, per ricordare uno degli eventi più cruenti della liberazione dell'Italia da parte delle truppe alleate e dei partigiani. Una battaglia i cui numeri parlano la lingua della tragedia: vi rimasero vittime 1375 soldati alleati e oltre 1000 civili. Il 9 giugno MMA giungerà nella Marsica, a Capistrello, per commemorare i 33 contadini trucidati dalle truppe tedesche in ritirata, mentre il 9 settembre ricorderemo l'eccidio di Onna e Filetto in una giornata dove protagonisti saranno anche gli studenti delle scuole aquilane. Il progetto si concluderà il 21 novembre per ricordare l'eccidio di Limmari, a Pietransieri, partecipando a una significativa fiaccolata notturna che è sentita tradizione della popolazione locale. MMA, inoltre, avrà una sua ulteriore tappa dal 26 al 28 aprile, in Freedom Trail, il Sentiero della Libertà al quale il Comitato Scientifico del CAI Abruzzo ha dato la propria adesione, certo del valore altamente simbolico di una manifestazione che raccoglie adesioni da tutte le regioni italiane e che non poteva non riscuotere la giusta attenzione da parte del CAI. Le tappe di MMA sono pensate con una struttura similare, comprendente un'escursione sui luoghi della memoria e quindi incontri ed eventi a carattere storico e culturale, con testimonianze e conferenze a cura di autorevoli storici e personalità. I programmi sono stati elaborati d'intesa con le Sezioni di riferimento, che sono L'Aquila, Ortona, Valle Roveto e Sulmona, che ringraziamo per la collaborazione. (Stefano Pallotta, Presidente Comitati scientifico CAI Abruzzo).

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