domenica 15 gennaio 2012

Capracotta e le sue meravigliose piste da fondo

Il cielo sopra Capracotta convertiva in neve l’umidità venutagli dal mare, le strade si ammantavano di bianco, incorniciandosi di cumuli scansati dai cingolati. Prato Gentile (1575 m), nonostantemostrava una modesta altitudine, era completamente innevato grazie alle correnti e la sua conformazione orografica, la neve scendeva su di noi a grandi fiocchi, rivelando un paradiso biancobellissimo. Le piste da fondo di Capracotta erano famose in tutta Europa per la loro bellezza, così sempre piene di neve erano sapientemente gestite da un’ottima manutenzione.(www.capracotta.com).  Capracotta è il cuore bianco dell’Altissimo Molise, la stazione sciistica e climatica molisana di respiro internazionale. Nel cuore dell’Appennino centro-meridionale, l’offerta sciistica si apre agli appassionati di sci nordico lungo le belle piste dello Stadio di Fondo “Mario Di Nucci”, che si estendono in Località Prato Gentile (nel 1997Capracotta ha ospitato i Campionati assoluti Italiani di Fondo e nel 2004 e 2008 la Continental Cup Europea) e a quelli di sci alpino nel Comprensorio di Monte Capraro grazie ad una pistalunga 1481 m, un dislivello di 252 m ed una pendenza del 18%. La stazione è inoltre dotata di un efficiente impianto di risalita composto da skilift con capacità oraria di portata di 700persone e da una seggiovia capace di trasportarne 900. A Capracotta è possibile sciare anche per i meno fortunati: da qualche anno infatti l’Associazione Sportiva Dilettantistica “Scioanch’io” onlus garantisce la pratica sportiva invernale anche ai diversamente abili. Una qualificata Scuola di Sci ed uno storico Sci Club, sorto nel 1914, completano l’offerta capracotteserispetto alla pratica degli sport invernali. (Notizie tratte da un cartello informativo del luogo). Dalla bellezza delle piste da fondo alla bellezza del paese, continuavamo ad immergerci in visionisuggestive che tanto ci erano care e ci mancavano. Eravamo venuti qui proprio alla ricerca della neve, così scarsa dalle nostre parti, e finalmente la scorgevamo tra i vicoli e le case, nei bordidelle strade e sui tetti, ci riempiva il cuore di una gioia pacata, accarezzandoci come fanno i ricordi da bambino. La sera si accostava al barlume lampioni, che facevano assumere alla neve ilcolore bluastro della carta da zucchero, quelle tonalità d’ombra si lasciavano respirare con una dolcezza infinita, conferendo alla sera una delle sue vesti più belle possibili.

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