venerdì 14 gennaio 2011

Scialpinistica notturna sulla via del Sagittario

Era meravigliosa la notte sulla neve, si adagiava dolcemente su di lei senza contrastarla, esaltandone il profilo e lo spessore. Era fatta d’amore, di silenzio e di profondità misteriose, uniformate tutte da un oblio sconosciuto, antico Enigma incantatore di uomini. Leombre lunari si proiettavano nel bosco, esaltandolo di estensioni e di paura; i gufi e le civette cantavano, intonando tra loro cupi richiami, e tessendo in questo modo equilibri sensibili fatti disogno e d’inquietudine. Tutto mi affascinava e intimoriva, era nuovo e misterioso. Mi sentivo accogliere dalla notte come in una strana vertigine, ma sapevo che non dovevo comprenderla,semmai solo assecondarla. Gli sci d’alpinismo permettevano anche questo. Sulla via del Sagittario le stelle brillavano più che mai, come piccoli puntini luminosi sostenevano il cielo sopra lenostre teste. Che sapore dolce, inconsueto e misterioso aveva per me questa nuova percezione. L’insolito si vestiva di ombra e di tiepidi chiarori, mentre di sotto ai miei pensieri tutto scivolava.

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