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Il Castello di Piscignola da Rocca di Corno
Il
Castello di Piscignola un tempo apparteneva alla nobile famiglia aquilana dei de
Nardis, e di fatto partecipò nel 1254 alla fondazione della città dell’Aquila. Situato
nel territorio comunale
di Antrodoco nel 1927 passò anch’esso alla provincia di
Rieti, ma il legame abruzzese si rivendicava ancora negli ultimi anni. Il
toponimo aveva subito nel tempo diverse variazioni: da Rocca
Piscinale a Piscigna
a Piscinola (diminutivo del termine
latino piscina = vivaio di pesci)
andava a cogliere il significato che un tempo ribadiva lo stemma lapideo del
castello raffigurante dei
pesci, apposto sull’architrave dell’ingresso e purtroppo
trafugato nell’autunno del 1980. Un’antica sorgente ai piedi del castello alimentava
stagionalmente il Ruscello Corno: una profonda
erosione del suo fosso segnava l’abbondanza
che un tempo avevano le sue acque, sicuramente ricche e pescose, ridotte ai nostri
giorni soltanto a rivoli stagionali. Quelle poche mura
rimaste in piedi erano
in completo disfacimento, ormai la loro funzione protettiva era rivolta unicamente
agli arbusti che vi crescevano all’interno. Si salvava soltanto una piccola volta
a
botte che fungeva da ricovero ad un gruppo di asini. I pascoli in quota animavano
quell’interessante conca di natura carsica, i loro campanacci risuonavano nella
vallata dando vitalità ad uno dei
più bei pianori della zona. Di questo “castrum” abbiamo notizia nel
Catalogus Baronum (siamo nell’anno 1167) dove si dice: Todinus de Colimento
tenet […] Roccam Piscinalem (CATALOGUS
BARONUM, a cura di E. Jamison, in “Fonti
per la Storia d’Italia”, Roma, 1972, n:1172). L’Antinori ci fa sapere che Nel
1185 Gentile Vetulo aveva Rocca Piscinale in Valle d’Antrodoco” e che Nel1384
Piscignola risulta ancora abitata (A.L. ANTINORI, Corografia, ms. – metà sec.XVIII
– in Biblioteca Provinciale dell’Aquila, vol. XXXVII, p. 38). Ma
successivamente da un
diploma di Re Ladislao del 1408 apprendiamo che a tale
data il Castrum Piscignolae doveva considerarsi distrutto e abbandonato dagli
abitanti (vedilo in A. CLEMENTI, Momenti
del medioevo abruzzese, Roma, 1976, p.
106); tanto che nel 1488 Piscignola e Racino non formavano che un castello
(ANTINORI, op. cit. vol. XXXVII, p. 40). (Il testo riportato in corsivo è
una
citazione tratta dalle Note Illustrative dei Sentieri Montani della
Provincia dell’Aquila, 1996).
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLvA85NfqwqAdrWPrO4t8-wi5RU5KDMT6keJVnckD_1vxn0HtX2y7ZF4wswt9WNLLg2hq0vHmPee8X23wvS7gEDjI-JHoOfQAUgxoof9gm4mglO8DtsK-BVQstwgbgKA0z3DQEHojrfNuh/s1600/piscignola.jpg)
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