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Rifugio Antelao da Nebbiù
Il bosco si
animava del corso d’acqua del Rio Marilongo, quel rumore ci accompagnava a
tratti, a seconda della tangenza con il
sentiero. Quell’enorme abetaglia si
incastonava sulle ripide pareti della montagna, lasciava intravedere appena il
sentiero che saliva
attraverso essa, coprendo e scoprendo scorci unici sull’orrido
delle cascate di Pissandro. Una leggera nebbia si incanalava
velocemente verso
l’alto, attraverso aperture di canali scoscesi, stemperando quel verde intenso
incupito dal cielo color piombo.
La pioggia ci regalava la presenza delle
salamandre, il loro passaggio silenzioso impreziosiva i colori della terra. Il
Rifugio
Antelao ci accoglieva nei suoi ultimi giorni di apertura settimanale,
così contornato dalle nuvole lasciava intuire la sua
posizione panoramica. Situato a 1796 metri, in località Sella di Pradonego, nel comune di Pieve di
Cadore (Belluno), l’edificio,
dopo recenti lavori di ristrutturazione e
ampliamento, costituisce una meraviglioso punto di passaggio tra il Cadore,
sul
quale si affaccia come un balcone naturale, e la Val Boite , lungo un percorso
che cinge ad est la montagna (3263 mt) da cui
prende il nome. Di proprietá
del CAI di Treviso, il Rifugio Antelao fu voluto e costruito nel 1948 dalla
scrittrice e alpinista Alma
Bevilacqua (più conosciuta con lo pseudonimo di
Giovanna Zangrandi) per valorizzare una zona dolomitica poco nota, da lei
apprezzata ed amata durante la lotta partigiana. (Informazioni tratte da qui).
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