domenica 31 luglio 2016

Gole del Garrafo

Sull’orlo e nel letto del fiume percorrevamo un piccolo tratto della parte bassa del Rio Garrafo. I toni verdi delle foglie si potenziavano all’ombra e allo scorrere dell’acqua, dove il freddo stanziava. Unpiccolo ingresso di Grotta Fredda si perdeva nel buio, mentre fuori dalla forra l’aria estiva scaldava ogni cosa.

domenica 10 luglio 2016

Monte Brancastello

A Campo Imperatore il mattino si vestiva di toni limpidi, il cielo nella notte aveva scansato ogni nube e per qualche ora tutto sarebberimasto invariato. Salivamo il sentiero di Monte Brancastello, trovando fin da subito affacci panoramici su balconate rocciose, tra lafioritura delle stelle alpine ed altri piccoli fiori di montagna. Le nuvole danzavano nella loro evoluzione, si sfilacciavano sulla crestain capriole umide, definendo sulle cime più alte i primi cumulonembi. Scesi dalla montagna la pioggia animava ogni cosa, si distinguevano irovesci che come presenze distinte si spostavano da una parte all’altra della piana, assecondando i voleri del vento.

sabato 9 luglio 2016

Una notte a Campo Imperatore

La vastità di Campo Imperatore era in grado di contenere sia il sereno che la pioggia, animata dalla visione nitida di nuvole rapprese.I colori del crepuscolo si adagiavano sulle montagne addolcendo persino le creste più affilate, che tese verso il cielo si estendevanonell’infinito. La notte scendeva rischiarandosi di stelle, i manti bianchi degli armenti vibravano della luce riflessa della luna, mentre iloro occhi iridescenti ci assalivano come presenze misteriose. Il Canyon della Valianara si percorreva difficilmente con la biciclettache seguiva quelle strade come anticamera dei sogni. Dormivamo in tenda vicino al Rifugio Racollo, accompagnati dall’intenso gracidaredelle rane, sotto la cava fonda del cielo vivida di stelle.

domenica 3 luglio 2016

La Grotta dell'Ovito di Pietrasecca

Ci sono dei luoghi dove si manifesta maggiormente l’altrove, dove la realtà confina coi sogni e spesso riamane difficile stabilirne il confine.Sono le grotte ed altri luoghi speciali, spesso fatti della notte che parzialmente indaga e si completa di emozioni. Nell’acqua del lago misentivo in bilico tra la quiete e la paura di un ignoto inesplorato, dove l’evoluzione di piccoli tricotteri confondeva un immaginario di pesci efarfalle notturne. I sogni si appoggiavano sulla soglia della realtà, le stalagmiti evocavano piccole presenze direzionate dalla luce; la grottaviveva di quei movimenti luminosi e interagiva, la meraviglia era in ogni ricamo di roccia.
Uscita speleologica del gruppo GGFAQ.

sabato 2 luglio 2016

Traversata di Monte San Franco dal Ponte della Lama all'Acqua di San Franco

La vista correva lungo pendii rasserenanti, fatti di piccoli fiori ed erba rasa, mentre le nuvole offuscavano spazi lontani contrapponendoli alcontrasto di vivide vicinanze. Seguivamo il filo di cresta di Monte San Franco, e più salivamo e più si definiva il bacino del Lago diCampotosto, i profili dei Sibillini, della Laga e di tante altre montagne. Sentivo nel cuore la fortuna di essere consapevole di potervivere tanta bellezza, di saperla apprezzare come un bene inestimabile, orgogliosa di tale appartenenza. Era questa la veraricchezza. Un piccolo gruppo di cavalli si raccoglieva in risposta ai primi cumuli, le cime si aprivano e scoprivano ai voleri del vento, mentre noi prendevamo la via per l’Acqua di San Franco.