venerdì 28 aprile 2023

Buonanotte Contemporanea sul Lago di Bomba

Buonanotte Contemporanea ridava vita ad un piccolo paese dimenticato, vissuto nella suggestione dei fantasmi di Malanotte.Situato sul crinale di Monte Vecchio, a ridosso del Lago di Bomba, godeva della bellezza dei panorami e di una natura rigogliosae selvaggia. La memoria si intesseva con la creatività di alcuni artisti e architetti provenienti da diverse parti del mondo che attraversoun progetto di riqualificazione sottolineavano l’importanza del passato. Una musica di sottofondo si dipanava nei vicoli come a volerdare anima a quelle case, presenza di ricordi, sogni e nostalgie dei luoghi dell’altrove.
Raggiungevamo Buonanotte attraverso un giro in bici lungo strade solitarie e poco trafficate, attraversando colline di uliveti che silasciavano sovrastare sullo sfondo da guglie rocciose, in una dicotomia visiva di dolcezza e asperità, panorama forte e gentile come il caratteredell’Abruzzo.
Il progetto di Buonanotte Contemporanea promosso dal comune diMontebello sul Sangro e finanziato dalla Regione Abruzzo è consultabile sul sito www.buonanottecontemporanea.com .


sabato 22 aprile 2023

Alle pendici del Morrone, tra il Castello Cantelmo e la Masseria Fortificata Santa Croce

Una piccola grotta, nascosta nel fitto della vegetazione, custodivanoduli di selci sferiche, caratteristica dovuta alla conformazione delterritorio, che in quella fascia pedemontana era costituita daconglomerati, brecce e elementi calcarei. Il fascino del Morrone era nella sua natura selvaggia e poco conosciuta, dal Castello Cantelmoammiravamo la bellezza dei paesi sottostanti della Valle Peligna, conun riguardevole punto di vista con le altre roccaforti, punto di forza inpassato per il controllo del territorio. Un recente restauro aveva messo in sicurezza le pietre che definivano un importante impiantotriangolare con il mastio a monte, pietre regolari e ben squadrate definivano le restanti mura erette oltre lo scorrere del tempo, giuntea noi con la valenza di un passato molto importante. Ma oltre ai luoghinoti ve ne erano molti altri poco conosciuti, mi colpiva la singolare bellezza della Masseria Santa Croce, che raggiungevamoattraverso un comodo sentiero dal Rifugio del Lupo. L’antica costruzione era stata restauratanegli ultimi anni e risultava essere una delle prime masserie fortificated’Abruzzo, a sottolinearne la funzione difensiva erano le piccole feritoieogivali e le mura invalicabili. Interessanti informazioni sulla masseria sono riportate in questo articolo.


domenica 16 aprile 2023

Il paese fantasma di Case Macchiole di Lisciano

Una ripida mulattiera saliva da Lisciano (frazione di Rieti) in direzione di Case Macchiole, un paese fantasma arroccato a mezzacosta sulversante sud di Monte Calcarone. Gli ingressi senza più porte e le finestre e i tetti liberi al cielo erano varchi di memoria, aperture diriflessioni rivolte ad un passato lontano ma nemmeno troppo remoto, dove scorticati intonaci azzurri sussurravano ancora l’espressionedei ricordi. Le edere vi dimoravano tenendosi salde ai muri e fagocitando gli ambienti, tra equilibri precari di silenzio e abbandono.Non vi erano voci, soltanto il rumore del nostro passaggio, mentre a terra i fiori rinnovavano la bellezza della primavera e la ciclicitàdelle stagioni, che anno dopo anno stringevano sempre di più in pugno ciò che ne restava.

domenica 1 gennaio 2023

Le rovine del Monastero di San Jacopo tra Le Quartore e Monte Ocre

Sul territorio montano a confine tra i comuni di Lucoli, Roio e Bagno vi erano i presumibili resti dell’antico Monastero di San Jacopo.La sua collocazione a ridosso del Valico dei Monti di Bagno stabiliva un importante crocevia di comunicazione per i pascoli d’alturatra Le Quartore e il Monte Ocre. Quello che giungeva a noi erano soltanto rovine, “interessanti resti di costruzione di cui una realizzataa secco con grossi blocchi di pietra squadrata e con uno degli ingressi, in parte crollato, formato da soli tre enormi blocchi rettangolaridi pietra. Accanto ruderi di una costruzione con impiego di malta. Visibili anche i resti di un mandrone e di un muretto a seccoche recingeva l’intero complesso. È questo il più alto insediamento pastorale dell’intera zona montuosa compresa nella Carta”. (Testoin citazione tratto dalla Carta n°2 dei Sentieri Montani della Provincia dell’Aquila a cura di Carlo Tobia). Si intravedeva ancora l’accennostrutturale dei basamenti di una volta a botte, alcune finestre e delle feritoie scavate nella roccia, tutto sotto una veste completamenteanonima e dimenticata. L’attribuzione a San Jacopo non era testificata ma soltanto tramandata oralmente facendo riferimento all’adiacenteValle Santo Iago. Ulteriori ed interessanti informazioni sono pubblicate sul sito isegretidellabruzzo, e ringrazio Giuseppe Abrusca Salvatori peravermi fornito le indicazioni per la localizzazione del sito, che ho riscontrato poi coincidere con i ruderi sconosciuti sulla carta descrittida Carlo Tobia. Le coordinate del presumibile Monastero di San Jacopo sono:  42°16'26.24"N 13°25'8.78"E


lunedì 28 novembre 2022

L'eremo di San Aliatore nelle Gole di Antrodoco

L’eremo di San Aliatore si nascondeva al di sotto delle balze rocciose delle Gole di Antrodoco, costituito da una piccola grotta didifficile localizzazione era raggiungibile soltanto attraverso ripidi sentieri. Un bellissimo angelo dalle fattezze bizantine eracustodito sulla parete di fondo, e anche se visibile soltanto parzialmente era comunque ancora in grado di suscitare moltissimasuggestione. La sua datazione – presumibilmente risalente al XIII secolo – compiva un grande salto temporale, svelando memorie diuna vita lontana priva di agi ma comunque ricca della naturale bellezza del territorio intorno. Affianco alla grotta un vecchio romitorioera stato ricavato innalzando un muro a ridosso di uno scavernamento, chissà quali vite avevano vissuto in quel luogo, echi di un passato di cuisoltanto quelle pietre erano testimoni. Grazie ad Eligio Boccacci del CAI di Antrodoco per avermi dedicato il suo tempoaccompagnandomi all’eremo che difficilmente avrei trovato da sola, e agli altri soci della Sezione che ho avuto il piacere di conoscere.