venerdì 26 luglio 2024

Abisso della Liscia

Tornare nei luoghi del passato, dove la natura rinnovata negli anni manteneva sempre il volto della giovinezza. Dormire nel bosco, sotto le stelle, dando voce ai ricordi che tornavano vivi dentro gli stessi scenari.Tutto si conteneva dentro l’abisso: parole e memorie rimaste ferme, legate alle persone e alla roccia, nei cunicoli, sui pozzi affianco le lame di pietra. Sul fondo il tempo si annullava completamente alcospetto delle opere di consolidamento ancora integre del passato, costruzioni frutto di sogni esplorativi dove il desiderio di scoprire nuovi ambienti incontaminati faceva da motrice al lavoro collettivo.Adesso c’erano gli occhi colmi di serenità e ricordi, consapevolezza e quiete dell’esistenza.

sabato 25 maggio 2024

Il misterioso Ipogeo di Piagge

La Tomba Segreta suscitava più domande che risposte. Ventotto anni fa, nel 1996, rivenne alla luce nelle Terre Roveresche l’Ipogeo diPiagge, un piccolo ambiente ricco di fascino e mistero, dalle origini ancora oggi sconosciute. Le ipotesi più plausibili - trovandoriscontro nella particolare conformazione e nelle simbologie incise, tra gigli, rosette a cinque punte e fiori a sei petali - gliattribuivano funzioni esoteriche, supponendo un possibile luogo dove accadevano i riti iniziatici degli ordini cavallereschi. Unascalinata di gradini scavati nel tufo scendeva in quel piccolo scrigno sotterraneo: la bellezza della sua simmetria, la piantacruciforme tipicamente basilicale e i decori dei fiori della vita sulle volte, davano pienamente la consapevolezza di essere alcospetto di un’area consacrata. Un'ipotesi della sua datazione risaliva al XII secolo.

domenica 19 maggio 2024

Traversata Vento-Fiume delle Grotte di Frasassi

Nel cuore della montagna, dentro il respiro della terra, in un dedalo articolato di bellezza e concrezioni. Pareti e soffitti impreziositi dalla meraviglia di speleotemi differenti, dove i bagliori della calcite risplendevano alla luce come diamanti.L’Abisso Ancona visto dal basso riportava alla mente il racconto dei suoi scopritori, la loro incredibile emozione, la condivisione di quei momenti unici in cui la terra si svelava intatta tra l’ignoto e il sublime. La Condotta dei Fabrianesi ci introduceva negliambienti labirintici di quella del Fiume, dove ogni volta era difficile orientarsi. Il fondo fangoso esaltava ancor di più, per contrapposizione, le lucentezze, dalle pelli di leopardo ricamate sulla roccia, alle colate congiunte delle Porte del Paradiso.Tra piccoli pozzi e tirolesi, cunicoli e piccoli laghi, attraversavamo internamente parte della maestosità di Monte Valmontagnana.

domenica 12 maggio 2024

Il Bunker Soratte

Un reticolo di oltre 4 chilometri penetrava la montagna, era il Bunker Soratte che venne occupato dai tedeschi durante la SecondaGuerra Mondiale. Oggi si rievocava l’anniversario del bombardamento del 12 maggio 1944 per opera delle truppe alleate, glistormi B-17 decollati da Foggia venivano simulati da piccoli aerei che si destreggiavano nel cielo di Sant’Oreste, mentre sulla terramolti figuranti in abiti d’epoca ne percorrevano l’esterno animandone la suggestione. Immersi in quella visione confinata deltempo, entravamo nelle viscere della montagna scavate dall’uomo, divenuto perfino rifugio anti-atomico negli anni dellaGuerra Fredda. La leggenda dell’oro di Kappler, l’oro trafugato dai tedeschi alla Banca d’Italia, aleggiava ancora tra quelle mura corrose.

sabato 11 maggio 2024

Il Giardino di Ninfa

La storia del Giardino di Ninfa risaliva all’epoca romana, quandoil culto delle acque sorgive veniva celebrato e proprio a Ninfavenne dedicato un tempio. Resti di mura ed antichi edifici ciraccontavano l’importanza del suo passato, influenzato da unasuccessione di figure nobiliari e pontificie, rilevante puntostrategico che venne distrutto durante la contesa del Grande Scisma,e che da allora abbandonato. Tra magnolie, roseti, cascate e coltividi fiori, si manteneva il lascito dell’ultima erede e giardinieraLelia Caetani, “il giardino delle delizie” veniva preservato con cura,omaggiato dal rispetto dei suoi custodi e dei passanti.

sabato 23 marzo 2024

Il Castello Piccolomini di Balsorano

Le Giornate FAI di Primavera ci permettevano di visitare il CastelloPiccolomini di Balsorano, di proprietà privata: guidati dai giovanivolontari del FAI percorrevamo la parte accessibile ai visitatori. Unamagnifica cinta muraria irregolare avvolgeva il castello posto sopra unosperone roccioso, il punto di vista sulla Valle Roveto era invidiabile.Riadattato più volte nell’uso, da albergo a ristorante a setcinematografico, si prestava ancora oggi a coinvolgere i visitatori coni suoi interni gotici e rinascimentali, tra arazzi, affreschi, stemminobiliari e antiche armature. Ci tuffavamo nel passato e, anche se conuna breve visita, avevamo modo di assaporare la vita di quelle grandisale che avevano visto il passaggio di tantissime generazioni.

domenica 17 marzo 2024

Il Cammino di Celestino da Acciano a Beffi

Da Acciano a Beffi ripercorrevamo una delle tratte più belle del Cammino di Celestino. L’immaginazione correva indietro neltempo al 1294, quando il medesimo tragitto veniva percorso da Pietro da Morrone, futuro papa, alla volta dell’Aquila. Il letto del fiumeAterno lasciava correre l’acqua che in sé aveva la memoria del tempo, quell’acqua che si era più volte rimescolata nel mondo e cheora mi piaceva pensarla come testimone di ogni conoscenza. I ruderi di un antico mulino erano a ridosso del fiume, con alte pareti inpietra e tetti sfondati, porte divelte e fermate dagli accumuli di terra, probabilmente ancora in funzione nel secolo scorso, ma cheadesso si rivestiva soltanto di edere ed accoglieva gli arbusti. Poco distante ritrovavo la chiesa di Santa Maria Silvana, visitata piùvolte in passato col riscontro di un lento degrado che anno dopo anno procedeva comunque inesorabilmente. Ma la bellezza dellanatura aveva la voce più forte che passava sopra ogni cosa, sulla superficie dell’acqua, tra gli alberi e i vigneti incolti, sopraogni pietra ossidata, sopra il piccolo e famosissimo ponte romano. L’acqua correva similmente ai pensieri, che nonostantevolessero contenere tutto, si abbandonavano al fluire del tempo.