lunedì 30 settembre 2019

Il Castello di San Potito di Ovindoli

Il Castello di San Potito sorgeva arroccato su uno sperone roccioso alle pendici del Pizzo di Ovindoli, tra l’Altopiano delle Rocche e la Piana delFucino, protetto da una posizione strategica che lo metteva in comunicazione visiva con gli altri castelli del circondario. Fondato nelX secolo aveva rivestito negli anni un ruolo importante, ma vicissitudini, guerre e terremoti, l’avevano ridotto all’attuale stato dirudere. Venne abbandonato e depredato, le sue mura smembrate a favore di nuove case ai piedi del colle, lasciando ciò che ne rimanevainerme all’inesorabile erosione del tempo. La sua particolare forma a nido d’aquila lo accresceva di suggestioni, il suo limite posto sulprecipizio colmava lo sguardo della sublime bellezza della Natura sulla soglia dell’esistenza. L’epilogo della sua memoria si impreziosiva dellafloridezza della vegetazione, della bellezza dei panorami, e della quiete silenziosa di una ricercata solitudine.

domenica 29 settembre 2019

Monte Mattone della Montagna di Godi e lo Stazzo della Montagnola

Il sentiero saliva alla volta della Montagna di Godi, lungo mulattiere battute protette dal fitto dei faggi. L’autunno iniziava ad orlare diruggine le prime foglie, tra cui una luce sottile filtrava quietamente. Fuori dal bosco, un’ampia radura accoglieva il Rifugio dellaMontagnola, curato e prezioso, immerso nel silenzio dei pianori sommitali, dove l’erba dorata dava manifestazione al vento, che lisciavai pendii e correva lontano. Sul filo di cresta scoprivamo la cima di Monte Mattone, da lì i panorami si animavano della suggestione dimagnifici punti di vista: Monte Sterpi d’Alto, Monte Amaro di Opi, il Monte Marsicano, la Serra di Rocca Chiarano, stagliavano tutti i loroprofili al cielo coronato di nubi, mentre in basso il Lago di Barrea continuava a mantenere la sensazione di quiete nelle sue acque distese.Uno straordinario sistema carsico modulava i rilievi sommitali come un suolo lunare: gli orli delle doline divenivano tante montagnole sucui la luce giocava ad estendere le profondità con stacchi di ombre.
È possibile pernottare presso il Rifugio dello Stazzo Montagnola, perinfo e contatti: www.rifugiodiffurso.it