venerdì 16 febbraio 2018

Gli scheletri dei due amanti di Sant'Antonio Fuori Le Mura a L'Aquila

Si percepiva l’Amore oltre la Morte, perduto nell’Eternità. Sotto il pavimento di Sant’Antonio Fuori le Mura, a L’Aquila, vi era l’eterno riposo di una coppia di giovani amanti, deposti con cura da chi volevache intraprendessero insieme il viaggio per l’Aldilà. Se ne percepiva la Pace, tanto che la Morte, oblio infinito e misterioso, non faceva più paura se affrontata in quel modo. Una probabile datazione tra il XIV eXV secolo correva indietro di settecento anni, chissà chi erano e qual era stata la loro storia, i loro nomi, il loro vissuto, quel sentimento condiviso andava oltre tutto quello che era possibile.

domenica 4 febbraio 2018

Il Ramo della Medusa della Grotta Grande del Cervo di Pietrasecca

Il Ramo della Medusa era evocativo non solo nel nome ma anche nella sua conformazione iniziale, dove lame di roccia annerite dal diossido dimanganese uscivano come spuntoni affilati ed erano in grado di definire un ambiente suggestivo, quasi sovrannaturale, come l’antro diuna divinità mostruosa come Medusa. Ma in fondo quell’anticamera dal sogno non si discostava poi così tanto dalla realtà: uno strettocorridoio cesellato da scallops ci immetteva nel Sacro Tempio della Terra, dove miriadi di concrezioni si tessevano in una bellezza unica,luccicante e preziosa, con calciti brillanti modellate in coralloidi e lamellari. L’acqua scorreva in ogni dove trovando la quiete nel lagosommitale dove giaceva un’enorme medusa di roccia, ogni angolo di quel ramo conteneva in sé tutte le caratteristiche dell’intera grotta, unoscrigno prezioso dove il Tempo si era fermato e si lasciava indagare.
Uscita Speleologica del GGFAQ - Gruppo Grotte e Forre Francesco deMarchi - CAI L'Aquila.