Mi rendevo conto
che il grigio non era un brutto colore, bensì la sublimazione di uno stato d’animo.
Era l’anticamera del bianco, la perfezione malinconica all’accettazione della
bellezza. Senza ilgrigio come mai avremmo potuto comprendere il potere della
luce? Si rigava delle sfumature della pioggia e lasciava al mare la solitudine
di un anticipo d’inverno. La scansione delle nuvolefaceva da tetto ai nostri
pensieri, pareva sprofondare nella corposità del mare color piombo e riportava
alla mente la maestosità delle montagne svizzere, da poco visitate e stemperatedalla neve. I gigli di mare resistevano al temporale, animavano la spiaggia con
il loro candore, e l’anima con la loro bellezza.
mercoledì 5 settembre 2012
La spiaggia di Pittulongu
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Cosa sarebbe la vita senza la morte? Cosa sarebbe il bene senza il male? Cosa sarebbe la luce se non ci fosse il buio? La natura vive dei suoi opposti.Essi sono legati indissolubilmente, le loro opposizioni creano e distruggono, dove la distruzione e la crezione sono il medesimo aspetto dell'energia che tutto permea....il grigio, una piccola fetta di un arcobaleno....
RispondiEliminaè una tonalità di mezzo, e forse in questo mi dà il senso dell'equilibrio, che per forza di cose vive degli opposti
EliminaTempo fa era l'indaco a colorare l'ombra che la Maiella proiettava sul mare al tramonto. Ora siamo al grigio! Coloraccio! Ma se, anche stavolta, sei riuscita a farne una poesia dovrò pensarci su.
RispondiEliminaFortuna che i colori non sono finiti...
Ciao.
Penso che non esistono colori belli o colori brutti, semmai la nostra predisposizione ad osservarli, e quella mattina trovavo quelle tonalità griglie di una bellezza sorprendente
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