mercoledì 5 settembre 2012
La spiaggia di Pittulongu
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So' sajitu aju Gran Sassu,
so' remastu ammutulitu...
me parea che passu passu
se sajesse a j'infinitu!
Che turchinu, quante mare,
che silenzio, che bellezza
pure Roma e j'atru mare
se vedea da quell'ardezza.
Po' so' jitu alla Majella,
la muntagna è tutta 'n fiore;
quant'è bella, quant'è bella,
pare fatta pe' l'amore!
Quantu sole, quanta pace,
che malia la ciaramella
ju pastore veja e tace
pare ju Ddiu della Majella.
Po' so' jitu alla marina
e le vele colorate
co' ju sole la mmatina
se so' tutte 'Iluminate.
Se recanta la passione
ju pastore alla montagna,
ji responne 'na canzone
dajiu mare alla campagna.
Cosa sarebbe la vita senza la morte? Cosa sarebbe il bene senza il male? Cosa sarebbe la luce se non ci fosse il buio? La natura vive dei suoi opposti.Essi sono legati indissolubilmente, le loro opposizioni creano e distruggono, dove la distruzione e la crezione sono il medesimo aspetto dell'energia che tutto permea....il grigio, una piccola fetta di un arcobaleno....
RispondiEliminaè una tonalità di mezzo, e forse in questo mi dà il senso dell'equilibrio, che per forza di cose vive degli opposti
EliminaTempo fa era l'indaco a colorare l'ombra che la Maiella proiettava sul mare al tramonto. Ora siamo al grigio! Coloraccio! Ma se, anche stavolta, sei riuscita a farne una poesia dovrò pensarci su.
RispondiEliminaFortuna che i colori non sono finiti...
Ciao.
Penso che non esistono colori belli o colori brutti, semmai la nostra predisposizione ad osservarli, e quella mattina trovavo quelle tonalità griglie di una bellezza sorprendente
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